ORA
TOCCA A CORBELLI
Oggi
è in programma il Consiglio
di Amministrazione del
Napoli. Dopo una serie sconcertante
di tira e molla, pare sia arrivato
il giorno decisivo: quello della
firma dell'armistizio tra Ferlaino e
Corbelli. Il condizionale è
d'obbligo visti i due attori in
scena... ma sembrerebbe fatta.
Corbelli-Naldi sarebbero in grado di
coprire la cifra di 50 milioni di
euro necessaria per liquidare il
socio Corrado Ferlaino (35 milioni
di euro) e provvedere alla
ricapitalizzazione del Napoli (15
milioni di euro) al fine di
'tranquillizzare' la sezione
fallimentare del Tribunale di
Napoli. Dopo essersi recato in
Lussemburgo la settimana scorsa,
oggi Salvatore Naldi, proprietario
al momento del 10% del pacchetto
azionario del Napoli, ma in procinto
di raddoppio nonché di essere
nominato futuro presidente della
società azzurra, ha incontrato a
colazione nel suo albergo romano,
l'hotel Flora, l'avvocato Luigi
Albisinni ed un rappresentante della
Marriott Hotels, gruppo
internazionale con sede a Washington
da dieci miliardi di dollari di
fatturato pronto a rilevare il 30%
del pacchetto azionario del Napoli.
La Marriott Hotels è
controllata in realtà dalla
famiglia reale dell’Arabia Saudita
che detiene ben il 37 per cento di
un pacchetto azionario estremamente
frammentato, com’è del resto
prassi nell’economia americana. Se
la Marriot chiude l’acquisto di un
pacchetto del calcio Napoli,
automaticamente entrano in circolo i
liquidi (e non sono pochi) degli
arabi. A confermarlo è Marcantonio
Abbate, avvocato aversano, membro
dello staff di Alwaleed, il principe
arabo che controlla la più grossa
concentrazione mondiale di
mass-media e che è socio del
magnate australiano Murdock, mentre
è il principe Saud al Saud a
detenere nominalmente il pacchetto
azionario di maggioranza della Marriot
Hotels: "L’interesse dei
principi della Casa reale saudita
alla società Calcio Napoli - dice
Abbate - non è cosa di questi
giorni e per quanto mi risulta tale
interesse si tradurrebbe come minimo
in una sponsorizzazione da parte
della Marriot Hotels. Al momento
nessuno può dire quali margini ci
siano per un accordo certo, ma se
tutto andrà a buon fine il Napoli
non potrà che trarne solidità e
serenità gestionale".
Il
Gruppo Ferlaino, intanto, aspetta di
vedere concretizzate le buone
intenzioni dopo il fallimento degli
accordi di novembre. Da Corso
Vittorio Emanuele, quartier generale
dell'ingegnere Ferlaino, fanno
sapere di essere pronti a cedere ma
non mancano di sottolineare la
necessità di mettere nero su bianco
e di ottenere garanzie reali, in
pratica fideiussioni, per coprire
subito - e non più in forma
rateizzata come prevedeva l'accordo
dello scorso novembre - l'intera
cifra di 50 milioni di euro. Dalla
riunione a Soccavo, che inizierà
alle 12, ci si aspetta insomma che
venga messa la parola fine alla
lunga telenovela sulla proprietà
del club partenopeo. Ora tocca a
Corbelli dimostrare con i fatti
(tirando fuori i soldini) che è
giunta la fase epigonale della
tirannia di Ferlaino. Speriamo
bene...
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