PESSIMA GESTIONE DELLA VIGILIA DEL DERBY

12/2/2005
(Angelo Luca Coscia) - Avellino- Napoli nel ricordo di Sergio Ercolano, dovrebbe essere questo l’obiettivo del derby campano in virtù del tragico incidente avvenuto l’anno scorso. Aldilà dell’importanza della partita dal punto di vista prettamente calcistico, si sta cercando di dare un senso alla gara anche come invito alla non violenza, eppure sembra che qualcuno voglia remare controcorrente e con i suoi atteggiamenti.
La società dell’Avellino in particolar modo ha delle responsabilità oggettive che però fino ad’ora, sembrano essere passate in secondo piano.
Innanzitutto ha deciso di istituire la giornata bianco-verde (cose che generalmente si vedono nei campionati dilettantistici e non nel calcio professionista) proprio il giorno della partita più attesa dell’anno facendo sì che anche gli abbonati pagassero il biglietto; i possessori del tagliando inoltre non hanno avuto neanche il diritto di prelazione e per tanto molti di loro resteranno fuori.
Se a Napoli si sono avute delle iniziative anti-bagarinaggio (come il rilascio dei biglietti solo dopo aver fatto mostrare un documento d’identità che veniva fotocopiato, inoltre non si potevano acquistare più di un tot di biglietti) ad Avellino non è stato così e così molti bagarini sono partiti alla volta del capoluogo irpino per acquistare biglietti riservati ai tifosi di casa per poi venderli a Napoli. La società ha provato a rimediare chiedendo ai possessori del tagliando della curva del settore di casa, di recarsi nella giornata di sabato presso lo stadio “Partenio” per il cambio di biglietto ma sorge una domanda: chi farà il viaggio due volte e per due giorni di fila?
Come se non bastasse il presidente dell’Avellino ha rincarato la dose accusando Capparella di scorrettezza: “a fine stagione m’ha detto che non voleva giocare in serie C ed ora me lo ritrovo contro!!” Ha dichiarato Pugliesi dimenticando forse che Napoli ha un progetto ben diverso dal suo.
Insomma il rischio scontri c’è ed è stato mal gestito e poco denunciato, la speranza dunque è che non succeda nulla e che la gara, comunque vada a finire, sia solo una festa di sport.
 

 

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