PICCOLI
PASSI
Il
Napoli fa sua per forza di cose la politica dei piccoli
passi, è infatti il pareggio il risultato più
frequente della compagine azzurra, ben 14 X sulla
schedina contro 11 sconfitte e 6 vittorie di cui solo
tre ottenute durante le ventuno partite di permanenza di
Franco Colomba sulla panchina partenopea.
Contro
il Lecce un punto è comunque da ritenersi un risultato
positivo, i giallorossi veleggiano nell’alta
classifica e sono solo ad un punto dal Vicenza quarto,
ben altri destini attendono quindi Delio Rossi ed i
suoi, rispetto ad un Napoli che continua ad arrancare
nei bassifondi non riuscendo mai trovare quello slancio
verso la salvezza sul campo che può nascere solo da un
paio di vittorie consecutive.
Colomba
è contento così, con i piccoli passi pensa si possa
fare grande strada ed arrivare all’obiettivo salvezza
magari anche all’ultima giornata, le avversarie non
volano e qualche colpo di fortuna arriverà anche al
Napoli. Infatti Colomba parla spesso di fortuna o meglio
di sfortuna visti i risultati che ha portato da quando
è arrivato sul Golfo, raramente ammette qualche errore
personale o dei suoi uomini ma si appella sovente ai
singoli episodi, ed allora che la fortuna venga e che
schiodi la X dalle schedine azzurre portando qualche
vittoria che dia ossigeno alla classifica.
A
Lecce il Napoli non era però certo andato per vincere e
la fortuna va anche aiutata, il secondo tempo della
partita è stato un vero assedio a Fort Apache anzi a Fort
Manitta e solo le parate del portiere hanno evitato
l’ennesima sconfitta esterna. La difesa blindatissima
ha concesso poco fino al gol di Camorani ma non ha mai
varcato la linea di centrocampo ed i terzini mai hanno
osato spingersi sulle fasce, per di più Dionigi e
Pasino nella ripresa fungevano da terzo uomo di fascia
coprendo un pò a sinistra ed un pò a destra visto che
di palloni giocabili ne ricevevano pochissimi;
d’altronde anche la scelta di far entrare Stellone per
Dionigi nel finale era chiaro segno che Colomba non
aveva nessuna intenzione di cercare la vittoria,
nonostante ciò che ha dichiarato in conferenza stampa,
ma voleva solo mettere in campo un uomo più fresco che
tenesse lontane dalla metàcampo azzurra le numerose
scorribande dei difensori leccesi. Tatticamente a quel
punto il Lecce era sbilanciato alla ricerca del gol
partita e si poteva perlomeno cercare qualche
contropiede invece di rallentare e fermare sempre le
ripartenze sperando in spunti isolati e casuali.
Che
diamine un pò di coraggio ci vuole, invece questo
atteggiamento ha avvinto di mediocrità la prestazione
di tutti i giocatori.
Per
chiarezza ripeto che il punto a Lecce è stato positivo
ed andava difeso, ma con un’altra mentalità si poteva
ancora una volta fare ed ottenere di più, quando ci si
arrocca in difesa per cinquanta minuti, consegnando
invece il centrocampo agli avversari e facendoli salire
tranquillamente, il gol subìto è logica conseguenza.
Con
la mentalità sparagnina che Colomba sta inculcando da
mesi nei suoi giocatori, sarà difficile vedere i tre
punti, le vittorie si costruiscono con il gioco e non si
improvvisano, bisognerà dunque seguire la politica dei
piccoli passi e sperare che conceda gli sperati frutti.
Raimondo
Miraglia
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