La
Pompea Napoli ancora una volta
mostra i suoi limiti con le
grandi del campionato e si fa
battere anche da Pesaro al
Palabarbuto. E’ una sconfitta
che lascia molto rammarico in
casa del team caro al presidente
Maione. La squadra di Mazzon
dopo aver condotto il match per
quasi tutto l’arco della gara
ha subito un clamoroso break
dalla Scovolini tra la fine del
terzo e l’inizio della quarta
frazione di gioco . E’ stato
davvero un peccato, la squadra
napoletana ha dilapidato un
vantaggio di ben diciotto punti
in pochi minuti. Il problema è
che la squadra ha troppi black
out nel
corso dell’incontro e finisce
per regalare alle avversarie
partite in pratiche già vinte.
La Pompea ha suo favore
l’assenza forzata dei
due pivot Davison e soprattutto
Torres che riuscirà a giocare
solo per 5 minuti senza mai
incidere. In ogni caso la Pompea
parte bene con un break di 10-0,
poi subisce un contro break di
4-20 fino a chiudere il primo
quarto sotto di tre punti 17-20.
Nella seconda frazione di gioco
la Pompea da il meglio di se e
annichilisce Pesaro con un
parziale di 17 a 4, così chiude
il primo tempo in vantaggio di
11 lunghezze. L’inizio della
terza frazione vede Napoli
sempre più in palla e Pesaro
che non riesce a far presa in
difesa contro Penberty ed Allen.
Quando mancano 7’21’’ alla
fine della terza frazione la
Pompea tocca il massimo
vantaggio con diciotto lunghezze
di vantaggio(53-35). Ma da
allora in poi Pesaro alza il
quintetto e concede pochissimo
in difesa, nel contempo tira da
tre con una precisione mostruosa
soprattutto con Djorgevic e
Milic che hanno il merito di
coronare la rimonta pesare e il
sorpasso. La Pompea subirà
nella quarta ed ultima frazione
un break abissale di 3 a 22. Si
va avanti così punto a punto ma
nella lotteria finale dei tiri
liberi Pesaro si mostra più
fredda rispetto a Napoli che
sbaglia il pari a quattro
secondi dalla fine con una
penetrazione di Allen che non ha
avuto esito.
Segnaliamo
la superba prova di Penberty
e le buone prove di Allen,
Moldù e Morena.
Sono
state scadenti invece le
prestazioni di Smith
e Andersen.
Pompea-
Scavolini 80-82
(17-20); (46-35); (62-54)
L'inviato
Luigi Giordano
7/3/2004