POMPEA,
DOMENICA ALTRO BIG MATCH

La
foto di Spinelli è stata
realizzata da Alfredo De Lise (vietata
la riproduzione senza citare fonte
del professionista e del sito).
Non
c’è nemmeno il tempo per
gioire, a causa del calendario di
A di basket che ha concentrato le
sue prime cinque giornate in
appena 14 giorni. E’ il caso
della Pompea che, dopo aver
battuto Jesi, deve ritornare
immediatamente in campo domenica
prossima, sempre davanti al
proprio pubblico, per il primo big
match stagionale casalingo, e
l’avversario si chiama Scavolini.
Tanti
i motivi proposti da questo
confronto, a cominciare dalla
classifica. Infatti le due
formazioni sono a punteggio pieno,
per cui solo una
rimarrà al comando.
Un
tema intrigante può essere
costituito dal fatto che la
partita tra partenopei e pesaresi
costutuisce una sorta di rivincita
del play off scudetto della scorsa
stagione, dove i “cucinieri”
sbarrarono la strada delle
semifinali, e dell’ EuroLega, ai
napoletani, nella serie dei
quarti, anche grazie alla
controversa gara3 del Bpa Palace,
dove gli uomini di Mazzon
dilapidarono un cospicuo
vantaggio, subendo la rimonta
biancorossa nell’ultimo periodo,
determinata anche dall’ostile
fattore ambientale, con la
tifoseria marchigiana che si
catapultò a ridosso del parquet
condizionando arbitri, giocatori
azzurri, e issandosi sul canestro
napoletano a mò di nave Amerigo
Vespucci, muovendolo quando i
nostri beniamini andavano al tiro,
il tutto sotto gli sguardi
compiacenti degli addetti della
LegaBasket che non mossero un dito
per impedire l’”assalto
pirata” (ndr-ci sono prove
fotografiche schiaccianti in tal
senso, se qualcuno avesse qualcosa
da ridire, siamo pronti ad
esibirle di nuovo, dopo averlo
fatto in un’altra occasione).
Concentriamoci,
che è meglio, sull‘aspetto
tecnico, dove bisogna ricordare
che la Scavolini ha cominciato
questa stagione in modo tragico
con la perdita del povero Alphonso
Ford, di cui qualsiasi
appassionato di basket conserverà
un buon ricordo per il suo talento
e per la sua signorilità,
sostituito da una vecchia
conoscenza del pubblico
partenopeo, ovvero quel Charles
Smith
che con Udine da solo nel
play off promozione di A2 del 2000
mandò a casa l’allora Record
Napoli. Non ci sono più Elliott e
Eley, ma Pesaro presenta un
inedito asse play-pivot tutto
finlandese Rannikko-Mottola,
mentre sono rimasti nel roster,
guidato ottimamente da coach
Melillo, uomini temibilissimi come
Milic e Djordjievic; una compagine
adriatica, quindi,
ultra-competitiva.
Ma
l’ostacolo maggiore per Morena e
compagni è la cabala: infatti,
negli ultimi 30 anni, quando ha
giocato nella massima divisione,
la squadra azzurra non ha mai
vinto le prime tre gare di
campionato.
Sarà
questa la volta buona per sfatare
il tabù? Le premesse ci sono
tutte, visto che con Jesi Napoli
ha dimostrato di saper vincere
nonostante la serataccia di
Penberthy e Allen, grazie
all’apporto determinante delle
seconde linee, Spinelli e Rocca su
tutti; merita anche una citazione
Andersen, veramente enormi i
progressi rispetto alle precedenti
stagioni: se confermati nei mesi
seguenti, sarà lui il vero grande
acquisto della Pompea 2004-05.
Trepagnier e Albano sono una realtà,
mentre crescono anche Garrett e
Dalipagic.
Ma
non ci si può illudere di poter
fare sempre a meno dei
principali fuoriclasse. Se
si vuole avere ragione di squadre
come la Scavolini, c’è bisogno
dell’apporto, armonico, di tutti
gli effettivi a disposizione di
Mazzon.
Si
giocherà in PalaBarbuto pieno
come un uovo, e a che a fine
partita a sventolare siano i
vessilli azzurri.
Carmine
Casella
9/10/2004