POMPEA, MISSIONE COMPIUTA

 

 

Zitta zitta, quasi senza far rumore, la Pompea si è agganciata al treno delle prime quattro, arrivando a 40 punti insieme alla Scavolini Pesaro. 

La vittoria contro la Mabo Livorno si è rivelata più complicata del previsto in seguito ad un primo tempo in cui gli azzurri sono sembrati stranamente abulici tanto da ritrovarsi a –12 (22-34) al 16º del 1º tempo. Pian piano il vantaggio accumulato dai labronici ha cominciato ad assottigliarsi fino al sorpasso realizzato al 5º del 3º quarto sul 46-45.Solo nel finale però la Pompea ha effettuato l’allungo decisivo grazie ad un grande Penberthy (21 p.) chiudendo sul 76-70. 

Giovedì gli azzurri saranno chiamati a difendere il quarto posto appena raggiunto sul difficilissimo parquet della Skipper Bologna. Ma, per una squadra capace di infilare cinque vittorie consecutive, è legittimo sperare e credere che possa arrivare alla sesta. Inoltre Penberthy e c. sono chiamati a riscattare la netta sconfitta subita in Coppa Italia dai bolognesi. 

Con queste premesse la trasferta in terra emiliana fa senz’altro meno paura. 

Il match più importante della 30ª giornata si è svolto al “Palaverde” di Treviso fra i campioni d’Italia della Benetton e la Scavolini Pesaro. Pur privi di Evans e Edney, grazie ad un grande Giovannoni ed ad una bella prova di Bulleri e Garbajosa, i trevigiani hanno avuto la meglio mantenendo così la testa della classifica a braccetto con il M.P. Siena, corsaro a Cantù contro l’Oregon per 106-84. 24 i punti di Thornton fra i vincitori di Calabria e gli sconfitti. Pur senza Smoodis e Van Der Spiegel la Skipper Bologna si è sbarazzata della Lottomatica Roma per 74-66. In evidenza Delphino e Basile fra i bolognesi e Di Tusek per i romani. 

Bel successo per 97-78 dell’Air Avellino sul parquet della Sicilia Messina. Pat Bonner da “penna blu” con 26 p. Dopo un tempo supplementare Biella ha avuto la meglio su Teramo per 99-94, mentre Roseto si è imposta su Reggio Calabria per 88-76. Nettissima la vittoria di Udine nel derby del Triveneto contro Trieste per 83-64, mentre lo “storico” scontro lombardo fra Varese e Milano ha visto la vittoria degli “eredi” di Meneghin e Morse per 75-72: in evidenza l’“eterno” Cecco Vescovi.

 

 

 

Emanuele Orofino                                        19/4/2004

 

 

 

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