14/1/2005
(Alessio
Borrelli) - Come è di consueto da un po’ di
tempo a questa parte ogni due partite Giampiero
Ventura si ritrova con la valigia in mano ed
ogni volta capita che il Napoli gioca al “San
Paolo” e vince. Quindi è costretto a disfarla
perché si guadagna la riconferma di De
Laurentiis e Marino. Accadrà anche contro la
Fermana? E’ quello che tutti i napoletani
sperano perché starebbe a significare un’altra
vittoria del Napoli, la sesta consecutiva nel
suo grande stadio che è diventato un’autentica
roccaforte. Ancora una volta Ventura dovrà fare
i conti con l’eventuale esonero in questa
partita ed ancora una volta si giocherà al “San
Paolo” con i tifosi pronti ad attaccarsi alla
cabala. In settimana Marino dopo aver attribuito
al tecnico le responsabilità del deludente
pareggio di Pesaro ha deciso di concedere ancora
una volta fiducia a Ventura ed inoltre gli ha
messo a disposizione anche un pezzo da novanta
come Emanuele Calaiò, che già scalpita per il
debutto in campo e che verrà lanciato sin dal
primo minuto accanto a Pià. Oramai è chiaro che
l’unico risultato che salverà Giampiero Ventura
è la vittoria anche se c’è chi è pronto a
scommettere che anche un successo ottenuto in
modo sofferto e senza un gioco spumeggiante
potrebbe far optare la società per il cambio con
Cavasin o Camolese che già sono in preallarme.
Lasciando il discorso Ventura caliamoci nella
partita andando ad analizzare il lato
strettamente tecnico ed il significato del
match. Allora, per il Napoli la partita con la
Fermana dovrà a tutti i costi portare una
vittoria e far inserire la squadra in zona
play-off cercando di staccare qualche rivale di
troppo. E’ questo l’obiettivo principale che la
società si è posto dopo aver ormai capito che
per il primo posto c’è veramente poco da fare in
quanto né il Napoli ha dato segni di poter
provare la disperata ed quanto meno impossibile
rimonta né la squadra allenata da Acori ha
mostrato segni di cedimenti dovuti a stanchezza,
appagamento o qualcos’altro. Quindi è inutile
che Marino continui a illudere i tifosi e,
perché no, anche se stesso. C’è l’obiettivo
play-off da raggiungere, sì un obiettivo che
all’inizio della stagione era considerato di
secondo piano ma che adesso è fondamentale dal
momento che resta l’unica via d’uscita per poter
conquistare l’accesso alla serie B. Sotto quest’aspetto
sembra ci sia un certo ottimismo sia nelle
parole di Marino che soprattutto in Ventura,
così preso dal voler raggiungere a tutti i costi
la B che si dimentica di essere sulla graticola.
La partita non è da considerarsi difficile
perché la Fermana da alcune settimane ha
mostrato di non avere più la brillantezza di un
tempo e la classifica ne sta risentendo in modo
molto pesante. Oggi la formazione dell’ex
tecnico del Giugliano Cari si trova in piena
zona play-out a quota 20 punti, gli stessi del
Cittadella, cosa che un mese fa nessuno avrebbe
potuto immaginare in quanto c’erano tifosi che
già sognavano un revival della storica
promozione targata Ivo Iaconi.
Per il Napoli quindi grandissima possibilità di
confermarsi una delle maggiori candidate ai
play-off, ma c’è da stare anche molto attenti
visto che anche molte squadre che più o meno
hanno gli stessi punti degli azzurri
affronteranno avversarie della stessa caratura
del Cittadella e quindi nel caso i partenopei
dovessero capitare in una giornataccia, i tifosi
oltre a digerire l’esonero di Ventura che
diventerebbe scontato hanno il grosso rischio di
ritrovare nuovamente la squadra fuori dai primi
cinque posti, cosa che al momento nessuno sta
pensando e soprattutto vuole pensarci.
Abbiamo già detto della grande novità in casa
Napoli: l’esordio di Calaiò. L’attaccante
siciliano domenica ha giocato l’ultima partita
con la maglia del Pescara a Crotone (persa per
3-0) partendo dalla panchina ed entrando al
5’della ripresa al posto di Garzon con il
risultato che era di uno a zero. Era lui la
speranza di Simonelli per cercare di mettere a
posto la partita, ma la sua prestazione è stata
incolore ed il Pescara ha incassato altre due
reti. Arrivato a Napoli lunedì è stato
presentato martedì sotto la curiosità di tanti
tifosi ed addetti ai lavori, che vedono in lui
l’uomo giunto da lontano per portare il Napoli
prima ai play-off e poi in alto. Proprio
l’esordio di Calaiò ha affollato i botteghini
del “San Paolo” di tifosi, che come sempre non
vogliono perdersi l’osservazione del giocatore
che è pronto a trasformarsi in idolo dello
stadio napoletano. Lui, che indosserà la maglia
numero 9 (che fu di Careca come lui stesso ha
sottolineato) è pronto a giocare accanto ad un
altro giovane di prospettiva come Inaçio Pià per
finalizzare le azioni offensive degli azzurri.
Per il resto Ventura dovrà rimediare all’assenza
di Scarlato, squalificato in seguito
all’espulsione con la Vis Pesaro. La soluzione
il tecnico genovese l’ha già scelta rigettando
nella mischia Terzi che andrà sulla destra
lasciando il centro della difesa a Romito, che
così giocherà nella sua posizione accanto ad
Ignoffo dopo aver maledettamente sofferto il
ruolo di terzino destro domenica scorsa.
Completerà il reparto a quattro che in fase
offensiva diventa a tre il solito Mora, che tra
l’altro tornerà a giocare con il cognato Calaiò
dopo l’esperienza con un’altra gloriosa maglia
di una decaduta, il Torino. A centrocampo
Ventura è indeciso se confermare Corrent, a
segno con il Giulianova ma che ha profondamente
deluso a Pesaro oppure rilanciare nella mischia
Montesanto sfruttando la già nota conoscenza dei
movimenti di Fontana (ad Ascoli hanno giocato
due anni insieme) o addirittura mandare in campo
Gatti che scalpita in panchina e che con Fontana
formerebbe una coppia di tutto rispetto.
Confermati invece gli altri con Gautieri che
partirà ancora titolare dopo che si erano sparse
alcune voci che lo vedevano ancora lontano dal
punto di vista fisico e quindi dirottato in
panchina in favore di Abate. Si riaccomoderà in
panchina dopo le due settimane di squalifica
Nicola Pozzi che andrà a far compagnia all’altro
attaccante Sosa. I due saranno pronti ad entrare
qualora ci fosse bisogno. Dovrebbe esserci
ancora tribuna invece per Savino, sempre più
prossimo ad una cessione ad una squadra di B.
Novità invece tra i pali dove Gianello
sostituirà Belardi, in procinto di passare al
Modena come merce di scambio nell’operazione che
permetterà a Renard di vestire la maglia
azzurra. Belardi, dato in questi giorni fuori
Napoli, non dovrebbe essere neppure convocato
per la partita con il posto in panchina che sarà
occupato dal giovane Saviano.
Anche Cari ha qualche problema in formazione.
Non è riuscito infatti a recuperare gli
infortunati Testa e Kalambay che così si
perderanno l’appuntamento più importante della
stagione. Inoltre è in dubbio la presenza del
difensore centrale Mengoni, che lamenta alcuni
malanni fisici rimediati nella partita con il
Teramo. Ciò che Cari spera da questa partita è
un’inversione di tendenza e che la sfortuna
lasci in pace i suoi. Infatti più volte
l’allenatore ha affermato che non è tanto la
squadra che è scesa di tono quanto la sfortuna
ed anche contro il Teramo il pareggio era
meritatissimo. Alcuni dubbi comunque assalgono
Cari. Se schierare il solito 4-4-2 oppure
confermare lo strano 4-1-4-1 schierato domenica
scorsa. Presumibilmente opterà per la seconda
ipotesi dal momento che la Fermana al “San
Paolo” cercherà soprattutto di non perdere per
muovere un po’ la classifica approfittando anche
del fatto che le rivali hanno anch’esse partite
difficili e che quindi anche un pareggio
potrebbe risultare importantissimo. Se così
fosse quindi ancora spazio a Vitali che agirà
davanti alla difesa a quattro formata da Micallo,
Mengoni, Cortoneo e Di Bari (se Mengoni non
dovesse farcela dentro Monti sulla sinistra con
Di Bari dirottato al centro). A centrocampo
riprenderà il suo posto Miglietta dopo aver
scontato il turno di squalifica agendo in
mediana con Ceccobelli mentre sulle fasce ci
saranno due giocatori di vocazione più offensiva
che difensiva come Onesti e Smerilli che così
appoggeranno il solo Bucchi in avanti. Se invece
Cari deciderà per il classico 4-4-2 Onesti andrà
a far coppia con Bucchi, Miglietta andrà a
ricoprire il suo ruolo naturale di ala destra ed
al centro con Ceccobelli ci sarà Croceri.
Chiudiamo la presentazione dicendo che non ci
sarà grande rappresentanza di pubblico
proveniente da Fermo. La tifoseria canarina,
forse ancora abituata a pensare in grande dopo i
trascorsi in B infatti ha contestato
pesantemente la squadra dopo la partita persa al
“Recchioni” con il Teramo e la stessa
contestazione non è andata giù né al presidente
Battaglioni né allo stesso tecnico Cari in
quanto secondo loro la squadra sta rispettando i
programmi stilati in estate che prevedevano il
raggiungimento della salvezza. La partita sarà
arbitrata dal sig. Marco Giglioni della sezione
di Siena mentre gli assistenti saranno Onofrio
Fiore di Molfetta e Francesco Girone di Bari.
Ecco i probabili undici di domenica pomeriggio
al “San Paolo”
NAPOLI (4-4-2): 1 Gianello; 2 Terzi, 5 Ignoffo,
6 Romito, 3 Mora; 10 Gautieri, 4 Corrent, 7
Fontana, 8 Consonni; 9 Calaiò, 11 Pià.
In panchina: 12 Saviano, 13 Accursi, 14 Bonomi,
15 Montesanto, 16 Gatti, 17 Pozzi, 18 Sosa.
Allenatore: Giampiero Ventura.
FERMANA (4-1-4-1): 1 Chiodini; 2 Micallo, 5
Mengoni, 6 Cotroneo, 3 Di Bari; 8 Vitali; 10
Onesti, 7 Miglietta, 4 Ceccobelli, 11 Smerilli;
9 Bucchi.
In panchina: 12 Scotti, 13 Di Dio, 14 Monti, 15
Passacqua, 16 Croceri, 17 Pirro, 18 Staffolani.
Allenatore: Marco Cari.
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