RITORNO NELLA FATAL VICENZA

 

Il Napoli torna in campo per il turno infrasettimanale contro il Vicenza. Lo storico “Menti” non evoca ricorda piacevoli  per gli azzurri. I guai sportivi del Napoli cominciarono proprio da una sfortunata notte in quel di Vicenza, si trattava della finale di coppa Italia nel maggio del 1997 persa malamente ai supplementari. Quella finale fu conquistata dopo una cavalcata trionfante proprio dall’attuale tecnico Gigi Simoni.

 Ferlaino però non diede la soddisfazione al tecnico felsineo di sedersi sulla panchina azzurra in occasione della doppia finale in quanto lo esonerò dopo che Simoni si era accordato con l’Inter per la stagione successiva. Il Menti in ogni caso è un campo stregato per gli azzurri, gli azzurri non lo espugnano dal 1970 con rete di Bianchi, negli ultimi anni solo sconfitte e pareggi, nemmeno l’anno scorso in cui il Napoli era in vantaggio di due reti riuscì ad espugnare lo stadio veneto. Oltre che per la tradizione negativa la partita si annuncia complicata per la straordinaria condizione di forma dei biancorossi. I Veneti partiti con difficoltà in campionato, vista la formazione fatta di molti giovani, sono riusciti grazie all’assemblaggio di Mister Iachini e al ritorno di Margiotta nel mercato di Gennaio ha compiere una bella rimonta, riuscendo a vincere in casa e fuori. Attualmente si trovano a 43 punti con possibilità di aumentare la loro striscia positiva. Il punto di forza della squadra è sempre l’eterno Stefan Schowch, uno dei giocatori più amati dalla piazza di Napoli nell’ultimo decennio. Il Napoli si presenterà alla doppia trasferta con Vicenza e Torino con una formazione molto rabberciata. I centrocampisti a disposizione di Simoni sono ridotti all’osso, solo Bernini e Vidigal sono arruolabili. E’ chiaro che Simoni cercherà di operare un turn-over in vista del doppio match ravvicinato, esso riguarderà solo la difesa e l’attacco. La chiave del match sarà l’utilizzo degli esterni Del Grosso, Tosto e Martinez.

La squadra ha dimostrato così come contro la Triestina, che quando al gioco partecipano in modo attivo e propositivo sia l’esterno di destra che quello di sinistra, la manovra diventa avvolgente, si creano numerose occasioni da rete, con gli avversari vengono che schiacciati nella loro aerea di rigore senza possibilità di farsi pericolosi. Ci si attende pertanto un Napoli aggressivo che sappia sovvertire questa negativa tradizione in terra veneta.

 

Luigi Giordano                                                  16/3/2003

 

 

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