La
vita del
Calcio
Napoli è
appesa ad
un filo.
Dopo due
anni di
gestione
scellerata
sia dal
punto di
vista
tecnico
che dal
punto di
vista
amministrativo,
Toto Naldi
si è
dimesso da
presidente
del
Napoli.
L’altra
notizia di
oggi è
stata la
nomina di
un
amministratore
unico. La
decisione
odierna
dell’assemblea
dei soci
non lascia
grandi
speranze,
è il
preludio
al
fallimento.
Vediamo
quali sono
gli
scenari
che
attendono
il Napoli.
Diciamo
senza
mezzi
termini
che la
situazione
della
società
azzurra è
gravissima,
ci
troviamo
d’avanti
ad uno
stato
comatoso
da cui sarà
difficile
uscirne.
Innanzitutto
oggi si è
scelto di
nominare
un
amministratore
unico al
posto di
un
liquidatore
su
consiglio
della Figc.
Difatti la
liquidazione
della
società
avrebbe
comportato
l’automatica
perdita
del titolo
sportivo,
con la
nomina
dell’amm.
unico vi
sono delle
speranze
di
sfruttare
l’escamotage
del fitto
del ramo
di
azienda.
Tuttavia
la strada
per
evitare la
liquidazione
e per
usufruire
del fitto
del ramo
d’azienda
è molto
in salita.
Purtroppo
i tempi
sono
ristretti
e
le
scadenze
sono
tante.
Incominciamo
a dire che
domani
c’è
l’incontro
alla
sezione
fallimentare
dal
giudice
Forgillo
che dovrà
valutare
l’istanza
presentata
dai
sindaci
circa
l’impossibilità
ad andare
avanti con
la società
per
mancanza
di
solvibilità.
Ebbene
domani il
giudice
valutando
che non si
è potuto
ricapitalizzare
potrebbe
nominare ipse
facto
un
amministratore
giudiziario
o un
liquidatore,
il quale
si
sostituirebbe
da subito
all’amministratore
unico
Bellamio
di fresca
nomina. Se
si uscisse
indenni
dall’udienza
di domani
ci sarebbe
sempre
l’insidia
dell’udienza
in camera
di
consiglio
del 30
giugno
nella
quale si
discuterebbe
dell’apertura
d’ufficio
della
procedura
fallimentare.
Fermo
restando
che è
stata
aperta
un’indagine
penale dal
Pm
Piscitelli
per
irregolarità
di
bilancio
ovvero
presunte
distrazioni
di
capitale
sociale a
favore
degli
amministratori
della
società
azzurra.
Se le
indagini
dovessero
trovare
riscontri
in ipotesi
di reato
come è più
che
probabile,
sarebbe la
mazzata
finale per
la
gloriosa
società
azzurra.
Queste
sono le
scadenze
giuridiche
che dovrà
affrontare
il nuovo
amministratore
del
Napoli.
Dal punto
di vista
sportivo
egli
invece
dovrà
trovare
subito
nuovi soci
che
ricapitalizzino
e
forniscano
capitale
fresco
alle casse
della
società
al fine di
pagare i
giocatori
per il 30
di giugno,
ultimo
termine
per
ottenere
le
liberatorie
necessarie
all’iscrizione
al
campionato.
Il
progetto
da portare
avanti per
la
salvezza
del titolo
sportivo e
della
categoria
è quello
come detto
del fitto
del ramo
d’azienda,
Questo
opzione
permetterebbe
ai nuovi
soci di
poter
pagare i
creditori
dilazionando
nel tempo
i debiti
maturati
nonchè di
poterli
scomputare
pagando un
congruo
canone
d’affitto
ogni anno.
Tuttavia
è
un’ipotesi
che la
FIGC non
vedrebbe
proprio di
buon
occhio,
pertanto
non è
detta che
avvenendo
ciò, il
Napoli
possa
rimanere
in una
serie
professionista.
Bisogna
far
presto,
manca solo
una
settimana,
è una
lotta
contro il
tempo,
purtroppo
obiettivamente
dai
segnali
inquietanti
che
emergono
la sorte
della SSC
Napoli
sembra
sinistramente
segnata.