La
partita di domenica sarà
innanzitutto tra due tecnici
vecchio stampo, ovvero
italianisti. I due allenatori
oltre ad essere speculari come
mentalità di gioco lo sono
anche per risultati ottenuti.
Infatti dopo Simoni,
Cagni
ha vinto il campionato cadetto
diverse volte.
Il
Napoli domenica al “Garilli”
di Piacenza cercherà di
confermarsi anche in
trasferta. La partita non è
delle più facili in quanto
gli emiliani sono una delle
compagini più in forma del
campionato. Ricordiamo che il
Piacenza è stato capace di
violare il campo dell’Atalanta
e ancor prima quello del
Cagliari. Il Piacenza è una
squadra che poi in casa è un
vero e proprio rullo
compressore avendo pareggiato
due incontri e vincendo i
rimanenti. Il successo di
questa compagine è dovuta a
diversi fattori. In primo
luogo ad una società seria e
competente che pur non
spendendo nulla si è affidata
alle conoscenze calcistiche
del direttore sportivo Fulvio
Collovati che è stato
capace di portare a giocare al
“Garilli” giocatori
importanti come Beghetto,
Colombo, Edusei, Tarana.
Non dimentichiamo i due ex
azzurri Bocchetti
e Lucenti
che stanno facendo benissimo.
Accanto ai meriti societari vi
sono quelli tecnici di Gigi
Cagni. Il tecnico
bresciano è un vecchio lupo
della panchina, a mio parere
uno dei tecnici più preparati
della cadetteria, che ha avuto
il merito di plasmare la
squadra a sua immagine e
somiglianza, quindi un team
tignoso che concede poco
agl’avversari. Gigi Cagni ha
creato una squadra equilibrata
in ogni reparto, una squadra
che subisce poco e che è
abile a ripartire in
contropiede. Oltre che agli
attaccanti bisognerà temere
anche gli inserimenti dei
centrocampisti come Lucenti e Riccio;
proprio quest’ultimo, fu
l’autore del pareggio degli
emiliani nella partita di
andata. morale alto e
rinvigorito nella fiducia.
Dovrebbe essere l’occasione
di vedere un Napoli offensivo
con Pasino
alle spalle di Dionigi
e Savoldi.
La coppia offensiva che portò
la Reggina nella massima serie
giocherebbe domenica solamente
per la seconda volta assieme.
E’ indubbio che su di loro e
sugli inserimenti del
portoghese Vidigal che Simoni
conta per poter scardinare
la porta difesa da Guardalben.
Il Napoli con il tecnico di
Crevalcore in panca non ha mai
segato in trasferta, ora è il
caso che la statistica venga
invertita, il Napoli ha due
punteros che devono fare la
differenza in serie B. Simoni
inoltre ha un motivo in più
per espugnare l’ex stadio
della “Galleana” che è
rappresentato dalla vendetta
sportiva da consumare ai danni
della società biancorossa,
che qualche anno fa lo esonerò
dopo alcune partite di
campionato.
Luigi
Giordano
13/02/2004