Dopo
un mese e mezzo di incontri, conti e accordi sottoscritti e poi disattesi, si
è stufata anche la Zerofin, almeno stando alle parole dell'ing. Pasquale
Capano, coordinatore del progetto : "La Zerofin - chiarisce l'ingegnere -
è una società costituita a Roma apposta per l’operazione Napoli e
presieduta dal professor Mario Carulli, nome già noto nel mondo dello sport
per essere stato nel 2001 il presidente del Comitato organizzatore dei
'Campionati mondiali silenziosi' di Roma. Alle spalle della Zerofin - continua
l’ingegner Capano - un gruppo di finanziatori. Alcuni anche inglesi con
interessi consolidati nei settori dell’energia, delle telecomunicazioni e
anche nel calcio. Ora, però non ravvisiamo più nella trattativa elementi di
certezza. Dopo averla condotta con serietà e con riservatezza, ci aspettavamo
che lunedì sera, così come era atteso da tutti, il presidente Naldi
annunciasse la Zerofin come nuovo socio del Napoli. Invece ciò non è
avvenuto. Dirò di più: alla Zerofin è stato chiesto ancora uno slittamento
di una settimana per la firma dell’accordo perché, ci è stato comunicato
dai legali di Salvatore Naldi, c’era bisogno di approfondire ancora due
aspetti della trattativa: la gestione del management e le funzioni del
presidente".
Non una questione di soldi, quindi? "No, sulle cifre l’accordo era
totale. Anzi, la Zerofin aveva anche acconsentito a rivedere il primo accordo
perché all’ultimo momento ci era stata chiesta dal Napoli la disponibilità
immediata di 11 milioni di euro per far fronte a scadenze urgenti. Soldi che
attraverso le nostre banche erano stati già messi a disposizione di Naldi. Il
primo accordo prevedeva: l’acquisizione del 10 per cento delle azioni
subito, di un altro 40 per cento a giugno 2003 e dell’intero pacchetto entro
tempi da concordare. Il secondo, invece: il 30 per cento subito e un altro 40,
che sarebe servito anche per la cancellazione di ogni debito, entro 18 mesi.
Il restante 30 per cento sarebbe rimasto a Naldi che avrebbe mantenuto anche
la presidenza anche a vita se lo avesse voluto. Per i nostri obiettivi,
infatti, la presidenza non era strategica. Lo era, invece, il management: dal
vicepresidente in giù. E invece nell’ultimo incontro, venerdì scorso, il
direttore generale del Napoli rimise in discussione accordi già da tempo
definiti".
In questi comportamenti la Zerofin ha letto una non volontà di Naldi di
sottoscrivere gli accordi? "Probabilmente Salvatore Naldi, con il quale
abbiamo avuto un ottimo rapporto, ha in atto altre trattative che giudica per
lui più convenienti. Se è così, auguri al Napoli. Per la Zerofin la
trattativa è chiusa. Se Naldi poi avrà qualcosa da dirci si farà sentire.
Ma per noi ormai è un’ipotesi difficilmente percorribile".
Per
il bene di Naldi e del Napoli non c'è ora altro da augurarsi che esista
realmente qualcuno più capace economicamente anche di Preziosi che intanto ha
prelevato ufficiosamente il Genoa. Per il Napoli, c'è chi parla dei Gallo, di
Punzo e di un'altra finanziaria inglese che starebbe trattando con Naldi. Di
concreto ed inquietante intanto venerdì c'è l'incontro con la Covisoc...
A
cura di Vincenzo Letizia
3/4/2003