SPERIAMO NON SIA QUESTO IL VERO NAPOLI

  

Napoli ritorna in te. Dov’è la squadra che ha entusiasmato (anche se non ha vinto) con il Cittadella oppure quella che ha espugnato Lanciano dopo essere passata in svantaggio. Dov’è? Non riusciamo proprio a saperlo e nemmeno se lo chiedessimo a Ventura in persona riuscirebbe a darci una risposta. E’ vero che il Napoli a Fermo è stato anche sfortunato, però non mi venite a dire che ha perso soltanto per colpa della malasorte perché non lo accetto io come non lo accetta nessuno sportivo che ha avuto modo di vedersi la partita. Lo sappiamo, tutti scriveranno che il Napoli non vince perché non ha condizione fisica. Sono tutte cavolate perché sappiamo benissimo che la forma migliore viene giocando e quindi giocare tutte queste partite al Napoli fa soltanto bene. La cosa grave è ben altra. Il Napoli non ha ancora acquistato una quadratura del cerchio. Non vorrei che grandi risultati come la vittoria di Lanciano sia venuta soltanto per pura casualità. Con il passare del tempo sto veramente cominciando a crederlo perché oltre Lanciano, dove c’è stato grande carattere ed il primo tempo con il Cittadella (nel secondo il Napoli crollò veramente a causa del ritardo di condizione, ma stiamo parlando di un mese fa, oggi dovrebbe essere tutto diverso altrimenti non si riesce nemmeno a capire a Varcaturo i giocatori e Ventura cosa fanno). Per il resto si è sempre visto un Napoli molto confusionario che però è comunque riuscito a vincere. Dopo Lanciano non si è capito più nulla e tutto ciò forse è dovuto dal solito vizio che i napoletani hanno di rendere il tutto magnifico. Anche una, ma una sola vittoria ottenuta ha subito attirato le fantasie dei tifosi. Addirittura dopo Lanciano ho visto gente parlare di Abate come il nuovo fenomeno, la nuova bandiera azzurra. Abbiamo tutti esagerato ed infatti lo stesso Abate alla lunga ha risentito questo suo essere alle luci della ribalta. Così come Varricchio, anonimo fino al gol con la Vis Pesaro, un campione dopo quel gol che con tutto il rispetto ha solo deciso una partita che il Napoli doveva vincere. Dopo mi spiegate Varricchio cosa è riuscito a fare? Inoltre ci si è messo anche Ventura.

Resto sempre del mio parere che sia la migliore soluzione per questo Napoli visti suoi trascorsi non solo con il Lecce in C1, e poi è un grande amico di Marino che con lui ha lavorato bene ad Udine. Però forse Ventura non è ancora riuscito a capire su chi contare e chi no. Il fatto che Marino gli ha assegnato ventidue giocatori tutti di buone caratteristiche probabilmente lo ha mandato un po’ in confusione. Questo continuo cambiare giocatori non ha assolutamente giovato alla squadra e questo penso lo abbia capito anche lo stesso allenatore. Domani bisognerà riprendere la preparazione in vista dell’altro, forse ancor più difficile sulla carta, impegno sul campo della Spal. Una squadra che gioca un buon calcio ed allenata dall’ex (per chi dovesse ricordarlo) Massimiliano Allegri. E’ una partita assolutamente da vincere e quindi non è più il momento di giocare con il puzzle cambiando continuamente i pezzi. Ci vuole un’ossatura ben collaudata non solo per quando riguarda il modulo, ma anche per gli effettivi in campo. Molti dei giocatori visti a Fermo non riuscivano nemmeno a fare tre passaggi di seguito e questo sta a significare che soffrono la mancanza di continuità di gioco. Adesso che hanno riposato Gatti, Corrent, Abate (ha giocato poco senza mai farsi vedere) Ventura dovrà decidere una volta per tutte se mandarli in campo a Ferrara. Probabilmente lo farà perché Leandro per la seconda volta ha sbagliato partita e Corneliusson ha bisogno ancora di un po’ di tempo mentre in avanti meglio lanciare sin dall’inizio Sosa con Berrettoni accanto a svariare per il campo, anche perché Varricchio oltre a non essere incisivo ha veramente bisogno di riposo. Non è compromesso ancora nulla e questo la società lo sa. A questa sconfitta si potrà rimediare soltanto vincendo con la Spal e con il Chieti e fare più punti possibile fino a gennaio, quando questa squadra sarà sicuramente integrata di elementi capaci di far fare il salto di qualità. Ricordiamoci una cosa: l’obiettivo del Napoli attuale è quello di restare nelle prime cinque-sei posizioni della classifica per poi risalire dopo il mercato. Se vincesse con la Spal sarebbe tutto rientrato, anche se le critiche sull’identità di squadra resterebbero ugualmente. Su questo si dovrà ancora lavorare molto.

 

Alessio Borrelli                                                  22/10/2004

 

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