SQUADRA,
ALLENATORE E SOCIETà
TUTTI BOCCIATI
A
Messina, pareggio doveva essere e
pareggio è stato. Addirittura il
risultato esatto è stato centrato
dagli addetti ai lavori, l'1 a 1, ma
quello che conta di più è che la
salvezza, troppo sofferta, è stata
conquistata. Solo per il Tar di
Catania questo punto per il Napoli non
vale la salvezza ma lo spareggio con
il Venezia. Ma oggettivamente è
davvero arduo prefigurare uno scenario
così tanto catastrofico per Napoli e
Venezia: il Catania è la quarta
retrocessa in C1, il terreno di gioco
questo ha sentenziato e dunque da
stasera i giocatori azzurri romperanno
le righe ed andranno in vacanza. In
verità, vacanze molto poco meritate
per il Napoli ed il suo allenatore,
che quest'anno hanno preso a calci la
tradizione ed il blasone di una
squadra che mai era caduta così in
basso. Non c'è nulla da festeggiare,
anzi ora che questo squallido
campionato per il Napoli si è
finalmente concluso, la sorta di
immunità di cui hanno goduto questi
atleti fin'ora è finita, ed è giusto
dare inizio a quelle critiche, ci
auguriamo costruttive, che dovranno
coinvolgere squadra, allenatore e
società. Innanzitutto, via questo
allenatore che non ha saputo dare un
minimo di organizzazione tattica e di
sfrontatezza ad una squadra timorosa,
poco combattiva e spesso in balia
degli avversari. Anche Naldi ora deve
far qualcosa di più, è inutile
invocare l'aiuto di istituzioni
assenti nel sociale, figuriamoci nello
sport... Un' altro campionato simile
non potrebbe essere metabolizzato da
un ambiente sempre più depresso. Il
presidente ci dica se ha i soldi per
andare avanti, altrimenti ceda ad
altri questa polveriera sempre più
incandescente: personaggi interessati
alla società azzurra, con un Napoli
che resta in B, ora ci sono,
parola di Moggi... Che dire della
squadra poi? Non resta che augurarsi
che si riesca a cedere quantomeno il
60% dell'intera rosa. Ci sono infatti,
troppi giocatori a Napoli che da anni
prendono solo il sole, non producendo
prestazioni convincenti, perchè non
hanno più stimoli. Che dire di più?
Dimentichiamo presto questo avvilente
campionato e auguriamoci che il
prossimo possa regalare al popolo
azzurro quelle soddisfazioni che ha
dimostrato di meritare ampiamente.
Basta soffrire...
Vincenzo
Letizia
7/6/2003
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