TAMBURI
LONTANI
Oggi
si gioca Napoli-Cosenza e non sarà
una gara come le altre, non potrebbe
esserlo. Sulla panchina dei silani
siede l’ex odiato tecnico del
Napoli dello scorso tormentato
torneo Emiliano Mondonico.
"Non
mi interessa ricordare quel periodo,
voglio solo battere
quell'individuo" , questo il
proposito di vendetta di Franco
Mancini nei confronti di Emiliano
Mondonico, uno dei calciatori con
cui il tecnico si è scontrato più
spesso un anno fa. Mancini pagò
subito la sua militanza zemaniana:
il boemo lo aveva voluto fortemente
a Napoli al posto di Coppola,
Mondonico gli preferì Fontana.
Carattere sanguigno, il portiere non
ha mai perdonato all'allenatore la
mancanza di franchezza nei suoi
confronti. Suo malgrado, Mancini fu
protagonista anche di uno degli
episodi determinanti nella scorsa
stagione: nel ritiro alla vigilia di
Parma-Napoli, per sopperire
all'assenza di Fontana, i senatori
dello spogliatoio imposero a
Mondonico l'impiego di Mondini tra i
pali, anziché quello dell'ex barese
convocato in extremis. Finì 4-0 per
gli emiliani, al ritorno la squadra
di fatto sfiduciò l'allenatore:
"I giocatori non ti vogliono più",
gli fu comunicato il giorno dopo la
sconfitta. Cominciò un periodo
vissuto da separati in casa: il
tecnico assisteva agli allenamenti
senza dire una parola, rientrava
negli spogliatoi solo quando la
squadra era andata via.
Capitò più o meno la stessa cosa
qualche giorno dopo, al termine di
Napoli-Brescia: il gol di Baggio in
pieno recupero mandò all'aria le
ultime speranze di salvezza, al
rientro negli spogliatoi gli
improperi dei giocatori, che
contestavano al tecnico di non aver
sfruttato il terzo cambio a
disposizione per guadagnare tempo,
convinsero Mondonico a passare
direttamente in sala stampa,
evitando il contatto con i più
inferociti.
"Ho giocato una sola partita da
titolare con lui e vincemmo 1-0, era
contro il Bari al San Paolo. Che
ricordo ne ho? Meglio dimenticare,
il passato non conta",
ribadisce David Sesa, scivolato nel
dimenticatoio con la partenza di
Zeman e l'arrivo di Edmundo.
Nel
ricordare queste vicende incredibili
ci si rende conto di come la
dirigenza del Napoli abbia delle
coordinate dilettantistiche. Se è
spesso inutile allontanare un
tecnico in corsa, mai come in questo
caso rimedio si sarebbe rivelato più
salutare. E poi ci chiedono come mai
si è finiti in serie B lo scorso
anno con una squadra tutt’altro
che malvagia...Anche questo è stato
un altro capolavoro firmato Ferlaino
e Corbelli!
di
Vincenzo Letizia
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