TANTE IPOTESI PER NALDI

 

 

Raggiunta la salvezza per il Napoli sul terreno amico di Messina, Naldi sta pensando a riorganizzare il suo futuro e quello della società partenopea. Anche se una clamorosa notizia dell’ultima ora non lascerebbe tranquillissimi i tifosi azzurri: sarebbe già pronta un’ordinanza del Tar di Catania nei confronti della Federcalcio per imporre la disputa di uno spareggio tra Napoli e Venezia, al fine di determinare la quarta retrocessa in serie C insieme a Genoa, Cosenza e Salernitana, Alla fine comunque non succederà nulla (anzi il Catania rischia pure una pesante penalizzazione dalla Fgc), ed anche il prossimo anno il Napoli disputerà il torneo cadetto che stando alle promesse proclamate da Naldi, dovrà riproporre una squadra in grande spolvero. Ma con quali soci? "Spero che anche le istituzioni diano il loro aiuto per far risalire il Napoli. Ho dato dimostrazione che anche da solo ce la posso fare. I tifosi potranno sapere  il progetto Napoli –annuncia l’imprenditore posillipino- non prima di dieci giorni, non voglio essere precipitoso come l'anno scorso. Per il discorso dell'allenatore farò dichiarazioni solo assieme a Colomba, ho rispetto per chi ha collaborato con me. Abbiamo raggiunto un obiettivo che aspettavamo da mesi. Naldi ce l'ha fatta da solo senza l'aiuto di Ferlaino e Corbelli, nessuno lo avrebbe mai detto. Spero che chi non ha aiutato il Napoli possa essere presto dimenticato, Naldi ha vinto contro tutti, ringrazio solo i tifosi e chi ha collaborato con me in società. Grazie a me gli squali oggi non possono più presentarsi a Napoli". In verità, preoccuperebbe non poco se il presidente azzurro contasse sull’aiuto delle istituzioni piuttosto assenti nel sociale, figuriamoci nello sport. Evidentemente la speranza di Naldi è un’altra, ovvero quella, ottenuta la salvezza sul campo, di riaprire i contatti con la Zerofin e soprattutto con Salucci, lacerato dall’amarezza per la mancata promozione in C1 del suo Brindisi e che potrebbe considerare il Napoli una ottima rampa di lancio per riproporre all’ombra del Vesuvio i suoi ambiziosi programmi nel pianeta calcio. C’è anche chi ha sussurrato il nome di Cagnotti che vorrebbe rituffarsi nel calcio in una piazza attualmente meno onerosa di quella che è stata per lui la Lazio fino a qualche tempo fa’. C’è pure un’ipotesi piuttosto pionieristica ed avventurosa di azionariato popolare lanciata dalla Lega Azzurra  presieduta da Luis Vinicio, mentre più fattibile risulterebbe la via indicata dal dottor Milone rappresentante autorevole di una finanziaria italo-inglese e direttore della FGM Associates Limited, United Kingdom. Fu lo stesso Milone ad illustrare ai nostri microfoni il progetto: “Proposi al dott. Naldi un duplice tipo di intervento, finanziamento contro garanzie accompagnato da una proposta di partecipazione azionaria minoritaria (sino al 35-40%) da parte di "Venture Capitalists" (finanziatori individuali riuniti in un pool, coordinato dal broker). Il dott. Naldi si è limitato ad inviarmi il piano industriale - che ho passato al broker - ma non la delega a proseguire nelle trattative, che è necessaria per predisporre sinanche il primo "pour parler". Mentre, dunque, il dott. Milone attende ancora un cenno da Naldi, c’è chi è pronto a giurare che il nuovo proprietario o socio della società di via Vicinale Paradiso sarà veicolato a Napoli da Luciano Moggi, a favore di una cordata di personaggi che avrebbero in mente di rilanciare la squadra azzurra. Sembra che il progetto abbia un regista occulto, Mario Corica che uscì dal Napoli per contrasti insanabili con la presidenza, all’epoca consigliò di cedere subito il club ad altri più capaci economicamente. Come si vede solo tante ipotesi alle quali Naldi deciderà di dare un’indirizzo e renderci partecipi dello stesso, come lui stesso ha annunciato, fra una settimana circa. Una cosa è però certa, un' altro campionato come quello appena trascorso non potrebbe essere metabolizzato da un ambiente sempre più depresso e sull’orlo di una crisi di nervi, per cui per Naldi si prospetta davvero un compito molto arduo.  

 

VINCENZO LETIZIA

direttore@pianetaazzurro.it                                              

9/6/2003

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