TIFOSI? AL SAN PAOLO ERANO POCHI

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Dopo il pareggio interno con la Salernitana una cosa balza alla vista degli osservatori più attenti delle cose napoletane, la triste consapevolezza che molte persone che si dicono tifose del Napoli remano contro il bene della loro squadra e spesso assumono atteggiamenti che non si può esitare a definire vergognosi.

Infatti nonostante ripetuti appelli a combattere il primo male del nostro amore, la società di Ferlaino e Corbelli, lo stadio era pieno, ciò consente ai due presidenti di tirare a campare senza essere costretti a vendere o a risolvere la situazione azionaria.

Inoltre due imbecilli hanno invaso il terreno di gioco, non solo coprendo così di ridicolo una città agli occhi della nazione visto il rilievo del derby, ma causando anche la mancata vittoria degli azzurri per un recupero causato dalle invasioni di campo evidentemente dannosissimo per la squadra in dieci uomini, una azione intollerabile che dovrebbe essere duramente punita. Ed una punizione va inflitta anche ai responsabili della sicurezza dello stadio, come è possibile lasciar fare a questi teppisti tutto ciò che vogliono?

Ma la cronaca della vergogna va oltre, prima della gara decine di persone hanno aggredito il pullman della squadra ospite a sassate ferendo degli accompagnatori, e durante il match è partito un razzo dal settore distinti che è andato a schiantarsi in curva.

Davvero una giornata da dimenticare per i veri tifosi del Napoli, quelli che a casa protestano civilmente contro la società e quelli che sanno gioire e soffrire con dignità e senza violenza. 

 

Raimondo Miraglia

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