TORNA O NON TORNA?

   

Io crederò al ritorno di Maradona a Napoli solo quando lo vedrò scendere la scaletta dell’aereo a Capodichino”. Queste sagge parole, dette da un popolare opinionista, gelarono il pubblico di una trasmissione sportiva.

L’opinionista è stato un buon profeta; se ne sono dette tante, troppe, sul ritorno di Diego a Napoli. Voci, alcune in buonafede, altre solo in cerca di pubblicità, ma tutte ignare delle oggettive difficoltà dell’operazione dovute anche ai problemi personali del Pibe.

In effetti, sarebbe doveroso organizzare un rendez-vous per il più grande calciatore che ha indossato la casacca azzurra, se non altro per cancellare quella fuga dalla sera alla mattina nel bel mezzo del campionato e per ringraziarlo per tutto ciò che ha dato alla città ed al Calcio Napoli.

Sembrava questa la volta buona; Diego era armato delle migliori intenzioni, ha sempre avuto il desiderio di salutare questo pubblico che, tra i tifosi delle sue squadre, è quello che più lo ha amato. Sembrava dato che lo stadio è stato dichiarato non disponibile per la scaduta l’agibilità (cosa significa?), il cantante Gigi D’Alessio ha dato forfait per inadempienze contrattuali da parte degli organizzatori ed infine la S.S.C. Napoli che, secondo le accuse di Diego, non avrebbe nessun interesse a fargli rimettere piede sull’erba del San Paolo. Insomma una “tarantella” che ha indispettito non poco chi questa volta veramente credeva davvero di rivedere da vicino Maradona.

Diego sarebbe tornato solo per i tifosi, non certo per una società con la quale c’è una disaffezione sempre maggiore; da quest’ultima si sentì scaricato, anche come uomo, quel giorno in cui fu squalificato per doping e nemmeno in Argentina, durante i tragici giorni dell’arresto, ricevette attestati di solidarietà.

I rapporti non sono migliorati neanche dopo l’uscita di scena di Ferlaino; l’ingegnere, nemico giurato (“finché ci sarà lui non tornerò”), con le recenti dichiarazioni non ha certo rasserenato il clima, ma è anche triste vedere come poi un così desiderato ritorno giri solo in funzione dell’interesse.

Cura disintossicante e pendenze con il fisco a parte, quello che ora conta è che Diego si rimetta a posto fisicamente; a molti appassionati ha fatto impressione vederlo appesantito sugli schermi della trasmissione “Biscardivenerdì” e sentirlo dialetticamente così poco energico.

La speranza quindi è che Diego riacquisti una buona forma psicofisica, che possa davvero tornare a Napoli, scendere la scaletta dell’aereo a Capodichino ed andare dritto al San Paolo. Sicuramente per lui, a quasi vent’anni di distanza, si riempirebbe di nuovo.

 

Antonio Gagliardi                                                    06/10/2003

INDIETRO