TRADIZIONE
ASSOLUTAMENTE FAVOREVOLE
La
prossima partita è decisiva per ottenere la
permanenza in serie B, vincendo con l’Ascoli, i
partenopei sarebbero quasi sicuri di non scendere in
serie C1. La gara contro i marchigiani ha una storia
recente, l’Ascoli arriva infatti nella massima serie
nel 74’- 75’, si incontra col Napoli
e perde 3-1. La tradizione è sempre stata
favorevole agli azzurri. Il campionato successivo ci
sarà un pareggio a reti inviolate, la squadra
marchigiana ritornerà in serie A nel 78’ – 79’,
subirà un’altra sconfitta, 2-1, replicata, 1-0,
anche nel 79’ – 80’, in cui però la società
del compianto presidente Costantino Rozzi, arriverà
quinta in classifica, migliore piazzamento di sempre.
Negli
anni seguenti, si
susseguono due vittorie azzurre per 1-0
e due pari con il punteggio di 0-0. Nell’
84’ – 85’, l’Ascoli pareggerà di nuovo, 1-1,
vantaggio di Cantarutti e gol del fuoriclasse
argentino Maradona. Si passa all’ 86’ - 87’, 3-0
per il Napoli. In quegli anni vincerà sempre il
Napoli, 2-1, 4-1, 1-0, era la Squadra che conquistò
un po’ di allori e non era certo la squadra
marchigiana a
Poter
venire a far bisboccia al S. Paolo. L’ ultima
partita è nel 91’ – 92’, il Napoli stravince,
5-1, festival di Careca, Padovano, doppietta, Francini
ed Alemao, autorete
di Ferrara.
LA
TATTICA
Un
4-4-2 classico per Pillon, che finora ha fruttato solo
nelle ultime giornate e la squadra si può considerare
salva.
SOTTO
DUE BANDIERE
Hanno
giocato con entrambe le squadre, Boldini, Citterio,
Carannante, De Vecchi, Dirceu, Celestini, Giordano, più
ora Bruno, napoletano sanguigno e grande promessa
quando Galeone lo fece esordire in A con il Napoli.
Novellino ha allenato il Napoli e giocato con i
marchigiani, non inganni chi ha visto Maradona
nella storia ascolana, è il fratello Hugo, una
brutta copia di
Diego. Fra gli allenatori Boskov e Mazzone i più
noti.
13/5/2003
LUIGI
PETAGNA