Rinvio.
E' l'esito
dell'Assemblea
dei soci
tenutasi
stamattina
a Soccavo.
Rinvio a
martedì,
ore 17.30, anche
se in
termini
legali si
dovrebbe
parlare di
"prosecuzione".
Al tifoso
non
importa,
stremato
da
un'attesa
infinita.
Si dovrà
aspettare
ancora
qualche
giorno,
qualche
ora, prima
di venire
a
conoscenza
della
verità.
Un rinvio
che induce
all'ottimismo,
visto che
in molti
pensavano
che oggi
la figura
di Naldi
sarebbe
stata
sostituita
da quella
di un
liquidatore.
Pericolo
non
scongiurato,
ma
rinviato.
Anche se
molti
segnali
fanno
pensare
che verrà
trovata la
soluzione
del
problema.
La
famiglia
in
soccorso
di Naldi,
quella
stessa che
gli aveva
impedito
di operare
a più
riprese,
è pronta
a
sostenere
Toto in
un pesante
sforzo
economico. Il
segnale
importante
arriva però
da Giorgio
Corbelli,
tuttora in
possesso
del 60%
delle
azioni del
Calcio
Napoli.
Logorato
dall'attesa,
l'imprenditore
bresciano
ha
"ceduto"
e si è
accordato
con Naldi.
Il patto:
Corbelli
libera il
suo 60%
delle
azioni se
Naldi
ricapitalizza. Toto
ha
convinto
la
famiglia
che il
momento è
buono per
non uscire
dal Napoli
con la
testa
rotta. Ha
chiamato
prima la
sorella, poi
il
fratello.
Una notte,
quella fra
venerdì e
sabato,
passata al
cellulare.
Roberto
Naldi,
imprenditore
alberghiero
che
controlla
molti
degli
alberghi
della
famiglia,
è
proprietario
per il 75%
del Grande
Hotel
Eden, con
sede a
Lugano. Il
25% di
Naldi non
era stato
sufficiente
per
strappare
la
garanzia
alle
banche.
Naldi ha
convinto
il
fratello
ad
aiutarlo:
con il
100% delle
azioni del
lussuosissimo
hotel,
nessuna
banca potrà
esimersi
dal
conceder
del
prestito.
La
conditio
sine qua
non che ha
imposto il
fratello,
è che
dopo il
Napoli
venga
ceduto
nella sua
interezza. Tutto
bene,
allora, ed
ecco il
rinvio
dell'Assemblea
a martedì.
Il giorno
decisivo sarà
però
lunedì.
In
mattinata,
Naldi
tornerà
all'assalto
degli
sportelli
per
ricevere
l'agognato
finanziamento.
Insomma, a
tutt'oggi
i denari
non ci
sono. Ma,
come due
giorni fa,
potrebbero
esserci.
La
differenza
sostanziale,
la novità,
è che
Naldi
rispetto a
due giorni
fa ha
trovati le
garanzie
da offrire
agli
istituti
di credito
grazie
alla mossa
di
Corbelli.
Martedì
dunque non
è lontana
l'ipotesi
di una
ricapitalizzazione.
Il primo
passo per
salvare il
Napoli,
anche se
poi ne
resterebbero
da fare
altri
settanta,
quanti
sono i
milioni di
euro che
il Napoli
ha come
debiti. Ma
chi è il
"folle"
pronto a
sborsare
tutti
questi
soldi solo
per
risanare
il Napoli? Per
non
parlare
degli
appuntamenti
che Naldi
ha in
agenda con
i giudici
del
Tribunale
per
l'istanza
di
liquidazione
che ha
presentato.
Proprio il
Tribunale
potrebbe
vanificare
ogni
ulteriore
sforzo di
Naldi, così
come di
chi
sarebbe
pronto a
succedergli (semmai
dovesse
esistere
questa
persona). E
anche il
tempo,
tiranno e
non
galantuomo,
gioca
contro il
Napoli:
senza
liberatorie
e senza
Irpef ed
Enpals
pagati,
non si va
da nessuna
parte.
Entro il
10 luglio
vanno
presentate
le carte
in regola
e i conti
a posto.
Venti
giorni di
passione.
I
napoletani
dovranno
soffrire
ancora
molto. La
speranza
è che non
vengano
ancora
illusi.
Sono tutti
sull'orlo
di una
crisi di
nervi.