TV, ISTIGAZIONE ALLA VIOLENZA

 

 

Seguire le partite alla televisione aumenta la violenza nello sport da parte dei ragazzi. È questo l’esito di una ricerca condotta dalla Provincia di Ancona su un campione di 318 ragazzi distribuiti tra scuole elementari, medie e superiori. Secondo quest’indagine, condotta dal dottor Pietro De Santis, dell' Istituto psicoanalitico di Roma, e coordinata da Sabrina Piastrellino e presentata al liceo Scientifico “Galilei” di Ancona durante il convegno ''Violenza in diretta sportiva'', c’è una forte differenza di opinioni tra i ragazzi che guardano solo o prevalentemente sport alla Tv e chi invece ne guarda poco. I questionari infatti hanno evidenziato che  il 94% dei ragazzi che guarda prevalentemente sport alla Tv ritiene che è giusto lottare fino all' ultimo pur di vincere, mentre coloro che lo guardano poco hanno una percentuale del 70%; i primi inoltre ritengono che sia giusto imbrogliare in una percentuale pari al 7% dei casi, contro il 3%. Abbastanza notevole anche la percentuale tra chi ritiene che sia giusto litigare per la propria squadra: 20% nel primo caso contro l' 8% del secondo. Praticamente nulle le percentuali per i ragazzi che non guardano la televisione. Nell’occhio del ciclone c’è ovviamente il calcio che è lo sport più trasmesso dalle emittenti.

 Non è tuttavia solo colpa della Tv se i ragazzi abbiano una forte carica agonistica; secondo il sondaggio infatti, anche i genitori e gli allenatori avrebbero le proprie responsabilità: i genitori infatti sarebbero accusati di un forte accanimento nei riguardi dei figli e di metterli in difficoltà magari anche davanti ai propri allenatori. Gli istruttori invece sono accusati di rimproverare i ragazzi davanti a tutti anche se precedentemente hanno cercato di tranquillizzarti.

La cosa più sconcertante però e che 298 ragazzi hanno dichiarato che “Vincere a tutti i costi” è la parola d' ordine e che 20 soggetti intervistati sono disposti ad usare anche mezzi illeciti.

Davvero dei numeri che fanno riflettere considerando le cifre degli ultimi anni sulla violenza negli stadi, le stime infatti mostrano che tra tifosi ed operatori di polizia, nel campionato scorsi sono stati più di 1.100 i tifosi feriti,  il 20% dei quali dentro gli stadi, il 70% prima o dopo la partita e il 10% durante il tragitto per la partita, il totale ammonta a 1.548 tifosi arrestati o denunciati.

Neanche i dati sui danni fanno sorridere basta pensare che solo quelli

arrecati dalla tifoseria alle Ferrovie dello Stato ammontano a 136.mila euro (412 mila euro quelli del campionato 2002/03) e quelli totali sono stati quantificati l' anno scorso in cinque milioni di euro. Per concludere va sottolineato che sono piu' di 7.500 le partite di campionato cui le forze dell' ordine devono annualmente far fronte, per un totale di 20 milioni di tifosi ed un impegno medio di 10 mila uomini per ogni giornata d' incontri.

 Angelo Luca Coscia                                         19/10/2004

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