Una Pompea travolgente annienta il Roseto

 

     

   

 

Pompea Napoli –Euro Roseto 105-64
(31-12, 53-22, 79-39)

 

Pompea Napoli – Pignalosa 1, Fevola 4 (1/2 da due, 0/1 da tre), Morena 0 (0/1, 0/1), Gatto 8 (3/3, 0/2), Spinelli 2 (1/2, 0/1), Allen 4 (2/4 da due), Albano 4 (2/3 da due), Rocca 7 (2/5 da due), Dalipagic 14 (2/4, 2/4), Penberthy 23 (2/3, 4/8), Andersen 10 (4/5 da due), Trepagnier 28 (9/11, 2/3). All. Mazzon

Euro Roseto – Julius 9 (3/4, 0/5), Nordgaard 0 (0/2, 0/1), Birindelli 0 (0/1), Di Giuliomaria 10 (2/4 da due), Chiavazzo 0, Sani 13 (6/8), Woodward 20 (6/8, 2/6), Hairston 10 (5/6, 0/2), Bianchi 2 (1/3, 0/2), Delpin 0 (0/1), Vulekovic V ne, Vulekovic B ne. All. Martellossi

Arbitri: Colucci, Caiazzo, Ferretti.

Note: Tiri liberi - Pompea 25/31, Euro 12/16; rimbalzi – Pompea 33 (Rocca 6), Euro 26(Sani 8); spettatori 2500 (ingresso gratuito). Partita cominciata con 15’ rispetto all’orario di inizio delle 20.30

 

 

Una Pompea tutt’altro che “amichevole” travolge una Euro Roseto apparsa poca cosa sul parquet del PalaBarbuto.  La partita  non ha fornito grosse indicazioni, se non quella che gli azzurri, peraltro privi del tedesco Garrett, hanno dimostrato una buona tonicità atletica, ottimo viatico per presentarsi al meglio ai nastri di partenza dell’imminente inizio di  campionato dove esordiranno al Palaverde contro la Benetton il 3 ottobre.

Visto il punteggio finale, sono ovvi gli spunti di cronaca della gara, con Napoli che parte a razzo grazie ad un ottimo inizio di Trepagnier e va subito sul +7 dopo 6’ 14’’.

Il cambio Rocca per Andersen da una maggiore consistenza alla difesa partenopea , e all’ 8’ è +11 (23-12).  Martellossi, che diventerà vice lasciando il ruolo di head coach rosetano a  Spaija, chiama time out per tentare di arginare l’attacco azzurro che dilaga però sul finire di quarto.

L’inizio del secondo periodo  per gli abruzzesi è addirittura peggiore, i quali non riescono a realizzare un canestro su azione nemmeno a pagarlo a peso d’oro, e la Pompea in un amen aumenta il proprio vantaggio a ventiquattro lunghezze (36-12 al 12’).

Di Giuliomaria schioda con due liberi il punteggio per gli ospiti, ma è un fuoco di paglia con Trepagnier che infatti continua a dare spettacolo (47-20 al 16’). Dopo 18’ Mazzon ha praticamante ruotato tutti i suoi uomini, quando Morena  entra al posto di Andersen gravato di tre falli, ma non può essere preoccupato di questo dato  il tecnico veneziano visto che i suoi continuano a veleggiare con il vento in poppa (53-22 al riposo).

Nemmeno l’intervallo cambia l’ordine delle cose, con Penberthy che comincia a mostrare il suo repertorio balistico  (67-26 al 24’), e si viaggia in fotocopia anche nell’ ultima frazione con Napoli che continua a maturare massimi vantaggi (89-47 al 34’). Mazzon da spazio sul finire di gara anche ai giovani Fevola e Pignalosa che vanno anche a punti, e solita ovazione della torcida partenopea al raggiungimento di quota 100.

Eloquente il dato finale dell’ indice di valutazione complessiva delle due squadre (136-41), mentre quello individuale di Roseto abbonda di saldi negativi.

Le dichiarazioni del dopo gara del tecnico veneziano in forza agli azzurri rispecchiano quanto si è visto sul parquet:” E’ stata una partita che francamente deve essere giudicata per quella che è. Per avere qualche dato più indicativo del valore dei miei uomini bisognerà aspettare il prossimo weekend, quando affronteremo a Termoli una squadra in forma come Teramo”. Come dire, è inutile lasciarsi travolgere da una prematura e inutile euforia. Solo il campionato, a nostro giudizio, dirà infatti se la Pompea sarà protagonista o, speriamo di no, una comprimaria della massima divisione cestistica.

 

 

 Carmine Casella                                                   23/9/2004  

 

                      

 

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