UNA
SQUADRA PENOSA
Il
Napoli colleziona con quella di
stasera la terza sconfitta consecutiva
interna dopo le amichevoli con
Juventus e Roma. Purtroppo la squadra
con il passare delle partite continua
a peggiorare, contro i lariani ha
offerto uno spettacolo squallido
frutto di una progressiva involuzione
tattica e di una confusione mentale
davvero disarmante.
La
squadra vista al San Paolo in
un’atmosfera surreale, che certo non
ha aiutato la concentrazione degli
atleti azzurri, è parsa deconcentrata
e pigra in diversi frangenti del
match, ciò è sottolineato da
numerosi appoggi sbagliati di per loro
abbastanza elementari, eseguiti in
modo disdicevole da Portanova e
compagni; questi peccati di
deconcentrazione sono visibili anche
nel gol subito dal Como, una rete in
pratica presa a difesa schierata, in
cui un piccoletto Bressan ha sorpreso
i marcantoni della difesa azzurra, che
al momento erano caduti in catalessi
profonda. Ci tocca sottolineare poi il
persistere, a torto visto i risultati,
della tattica 4-3-3 voluta dal trainer
Agostinelli. Il mister non si rende
conto che un centrocampo a tre con due
centrali lenti come Marcolin e Olive
ed un Vidigal inspiegabilmente fatto
giocare interno sinistro offensivo,
lascia delle voragini, in cui i
centrocampisti avversari si infilano
con disinvoltura e creano dei
contropiedi pronti a fulminare la
difesa azzurra. Al momento pertanto il
reparto ove vi sono i maggiori
problemi è proprio il centrocampo,
esso non solo non fa il filtro
necessario atto a presidiare la
retroguardia dagli attacchi avversari
ma cosa ancor più importante, non
riesce a costruire una trama di gioco
degna di questo nome, che sia
finalizzata a mettere in condizione
gli attaccanti di andare a segno. E’
davvero avvilente notare come questa
squadra non abbia un capo e una coda,
una linearità di gioco ma abbia
solamente un’anarchia totale in cui
tutti i giocatori vanno dove vogliono
senza un idea o un progetto
prestabilito, trovandosi spesso come
è successo contro i lariani, a
pestarsi i piedi l’uno con gli
altri.
Non
si può condividere l’assunto di
Agostinelli secondo cui la squadra è
costituita da quattordici giocatori
nuovi e ci vuole ancora del tempo per
poterli amalgamarli bene.
Il
mister ha i giocatori a disposizione
da oramai quasi 2 mesi e ci sembra
assurdo che invochi ancora del tempo
per trovare la quadratura del cerchio,
i campionato è iniziato, pertanto
senza troppi indugi farebbe meglio a
fornire alla squadra che manda in
campo
uno schema di gioco degno di
questo nome, in alternativa deve avere
la personalità di mettere fuori
squadra dei giocatori di nome che
hanno attualmente uno scarso
rendimento a favore di coloro che in
questo momento sono in forma e
scalpitano per un posto da titolare.
Le
Pagelle
Manitta
5.5:Non
è chiamato a grosse parate se si
esclude una su Rastelli nel finale, si
mostra talvolta incerto nelle uscite.
Portanova
5:Una
prestazione molto modesta corredata da
numerosi errori in fase di
appoggio.
Tosto
5.5:
da lui ci si aspetta qualcosa in più
sulla corsia esterna ove affonda poco,
suo il tiro più pericoloso del Napoli
in tutta la partita che è parato
miracolosamente da Ferron al 90’.
Bonomi
6:il
migliore della difesa azzurra sbroglia
con degli interventi decisivi dei
contropiedi com’aschi.
Zamboni
5.5:
una prestazione senza grosse macchie
anche se spesso cincischia in fase di
impostazione della manovra al limite
della propria aerea
Vidigal
5:
molto generoso ma crea solo confusione
giocando sulla trequarti azzurra
Marcolin
5:
dovrebbe essere il metronomo del
centrocampo azzurro ma non incide sul
match regalando solo degli appoggi
scontati ai suoi compagni di reparto.
Olive
4,5::con
il suo passo cadenzato e i suoi
passaggini a un metro si rende
protagonista di una prestazione
inguardabile.
Pasino
5:
si vede solo per delle giocate leziose
e inconcludenti
Zanini
5,5:regala
qualche buono spunto sia sulla fascia
che sulla trequarti quando si
inserisce centralmente, poi cala alla
distanza nella seconda frazione di
gioco.
Dionigi
5,5:
si da tanto da fare ma non gli arriva
un pallone giocabile da spingere in
rete
Savoldi
6:
buona la prestazione dell’ex reggino
che si sacrifica sulla fascia destra
dando qualche grattacapo alla difesa
comasca, nel finale sfiora il gol del
pareggio.
Bernini
e Montervino
non valutabili.
Luigi
Giordano
8/09/03
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