E' ufficiale:
Franco Scoglio, 61 anni, il professore di Lipari, è il nuovo tecnico del
Napoli. L' ex tecnico dei miracoli Messina e Genoa potrà coronare un suo
sogno, quello di allenare la squadra partenopea. Il matrimonio tra il
tecnico isolano e la squadra partenopea si sarebbe dovuto
concretizzare già all'indomani della clamorosa sconfitta casalinga del
Napoli ad opera del Siena, Scoglio fu contattato dall'allora ds del Napoli
Marchetti ed espresse parere favorevole a trasferirsi all'ombra del Vesuvio,
Naldi attendeva le dimissioni di Colomba mai arrivate. Scoglio erediterà da
Colomba una situazione non certo agevole dal punto di vista ambientale e
tecnico, la squadra che allenerà è ormai sopraffatta da un incredibile
stato confusionale e depressivo. C'è da dire che, come pure è trapelato
dalle amare parole di Colomba, più di qualche calciatore azzurro ha
favorito l'allontanamento dell'ex tecnico reggino che ormai non sopportava
più nessuno. Al di là della svogliatezza con la quale il Napoli ha
affrontato tante gare e dell'abitudine che si era fatta alle sconfitte, mai
si è visto una parvenza di gioco, unico tema tattico il lancio lungo, mai
c'è stato presentato per più di due partite un modulo definitivo su cui
consolidare l'amalgama. Ma la colpa più grave di Colomba è stato
accettare in estate di condurre un Napoli costruito male, anzi dissanguato
nell'organico rispetto a quello di un anno prima: quindici giocatori in
meno, di cui gran parte titolari (Luppi, Baccin, Caruso, Magoni, Ametrano,
Jankulovski, Graffiedi i più rimpianti), a fronte di tre soli innesti ci
sembrarono davvero poca cosa per non farci prevedere quello che
effettivamente si sta verificando oggi. A Scoglio, uomo passionale del sud e
grande conoscitore del calcio, facciamo i migliori in 'bocca al lupo' per
poter tirar fuori il Napoli da una situazione davvero drammatica di
classifica e di poter dimostrare tutto il suo valore, ma ci permettiamo di
dargli un consiglio: pretenda quei rinforzi che possano consentirgli di
portare felicemente a termine la missione che l'aspetta, altrimenti come è
già successo ad altri prima di lui, rischierà di fare la fine del capro
espiatorio.