UN
SOLO VERBO: VINCERE
Il
Napoli sabato prossimo contro
l’Ascoli è chiamato alla partita
svolta della sua tribolata
stagione agonistica. Difatti un
successo contro i marchigiani
garantirebbe con qualche risultato
positivo , in particolare
quello dello scontro salvezza
Catania-Venezia, una buona fetta di
salvezza. La partita conto i
bianconeri di Bepi Pillon si annuncia
tutt’altro che facile. Infatti è
poco credibile l’ipotesi che gli
ascolani ormai salvi a quota 47
vengano a giocare a Napoli ponendosi
come vittima sacrificale; ciò sia
perché le squadre che vengono al San
Paolo raddoppiano le motivazioni, sia
perché l’Ascoli è una squadra
davvero organizzata che va su tutti i
campi per imporre il suo gioco
collaudato. Basta ricordare a tal
proposito che l’Ascoli nelle ultime
due trasferte ha pareggiato sul campo
dell’ Ancona dove meritava di
vincere ed ha colto una vittoria in
zona Cesarini a Marassi contro il
Genoa. Sebbene all’Ascoli
mancheranno dei giocatori
squalificati, i marchigiani che
scenderanno sul prato verde del
S.Paolo saranno comunque temibili e
pericolosi. La forza di questa
compagine è sicuramente il collettivo
e l’organizzazione di gioco che si
estrinseca in un 4-4-2 classico con i
difensori di fascia molto abili a
proporsi sulle corsie esterne e con i
centrali che di sovente mettono in
fuorigioco gli attaccanti avversari.
Per quello che concerne la rosa
ascolana i giocatori più
rappresentativi sono il portiere
argentino Cejas, l’attaccante
Brienza ex Palermo e il trequartista
Fontana che ha giocato per diversi
anni in C1 con la maglia della Juve
Stabia, il quale seppur avanti con gli
anni, è dotato di tecnica sopraffina
e pertanto meritevole di
un’attenzione privilegiata da parte
dei difensori del Napoli. L’ex di
turno è il napoletanissimo Salvatore
Bruno che nelle Marche sta trovando
una stagione d’oro essendo
l’artefice con i suoi goals della
salvezza dell’ Ascoli. Tra l’altro
Bruno avrà un po’ di rancore verso
la sua ex società che non volle più
credere in lui dopo l’esordio in
serie A a soli 17 anni, sotto la
gestione Galeone nella disfatta
interna con il Brescia finita 0 a 3;
la speranza è che il suo livore si
sia saziato nella partita d’andata
dove Bruno realizzò una doppietta.
Per quello che concerne il Napoli, la
vittoria necessita non solo per la
classifica ma anche per altri motivi.
In primo luogo per vendicare la
debacle dell’andata in cui gli
azzurri si macchiarono di una delle
sconfitte più vergognose della storia
del Napoli calcio, ove uscirono
sconfitti per 4 a 0 senza lottare
nemmeno per un minuto e causando il
contestuale esonero di Colomba. A tal
proposito l’allenatore azzurro ha
detto ”
che quella partita fu una recita..” chissà
a cosa voleva alludere Mr. Colomba. Un
altro motivo che impone la vittoria
contro l’Ascoli è quello dettato
dalla volontà di mettere a tacere sul
campo le ignominiose ed infanganti
accuse profferite dal Pres. Preziosi
in settimana su presunti aiuti
arbitrali a favore del Napoli. Sarebbe
d’uopo che Preziosi facesse
dell’autocritica su suoi errori e
sul fatto che sta riuscendo in
un’impresa da guinnes dei primati,
sta infatti ottenendo in un solo anno
due retrocessioni, una con il Como
dalla A alla B e una con il Genoa
dalla B alla C.
Per quello che concerne la
formazione mancherà Baldini per
squalifica che sarà rimpiazzato dal
rientrante Bonomi mentre uno tra
Montezine e Pasino lascerà il posto a
Montervino a centrocampo. Infine si
segnala che grazie alla politica dei
prezzi popolari, il Napoli potrà
contare su una buona cornice di
pubblico pronto a sostenerlo alla
vittoria contro l’ostica formazione
bianconera.
Luigi
Giordano
14/5/2003
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