VITTORIA TRA TENSIONI E FORTUNA

 

Un Napoli fortunato e attento è riuscito a conquistare la vittoria dopo circa due mesi e mezzo.

Il clima surreale e di grossa tensione di questi giorni aleggiava in modo sinistro sul San Paolo semideserto. La squadra ha accusato l’impatto negativo con i propri tifosi per tutta la partita. Solo la rete del vantaggio ha sbloccato parzialmente la mente degli azzurri che nel finale si sono fatti però prendere dalla consueta ansia di non farcela. Venendo alla chiave tecnico-tattica, dopo un primo tempo soporifero, la squadra è riuscita nella ripresa a capitalizzare al massimo la rete segnata da Zamboni. Certo il Napoli ancora una volta ha dimostrato la sua sterilità offensiva riuscendo a tirare per la prima volta  in porta solo al 59’ con una rasoiata di Sesa. A conferma di ciò sottolineamo che il goal azzurro è arrivato su un autorete su tiro del ex stopper veronese eseguito peraltro da ben oltre il limite dell’area di rigore. Nel primo tempo il Napoli ha solo manovrato a centrocampo, certo si è visto un centrocampo più dinamico, più celere nella circolazione del pallone però sempre incapace di lanciare gli attaccanti Sesa e Dionigi verso la porta avversari. I miglioramenti nella seconda frazione di gioco sono avvenuti anche per il coraggio di Simoni che ha deciso di mettere in campo una formazione più offensiva. L’ingresso di Savoldi e Pasino ha indubbiamente contribuito a far salire il baricentro della squadra di casa. Da segnalare come positivo, l’ingresso dal primo minuto di Vidigal, il quale ha offerto fisicità e fosforo alla mediana azzurra. Il portoghese e Bernini sono i cardini del centrocampo azzurro, la partita di oggi ha fatto capire che Simoni non potrà prescindere da loro per i prossimi impegni. In chiave tattica segnaliamo la nuova posizione di Perovic che oggi ha giocato da vertice basso davanti alla difesa E’ l’ennesima dimostrazione di quello che noi affermiamo da tempo, ovvero che Olive e Marcolin non sono nelle condizioni psico-fisiche per giocare questo campionato e che è giusto lasciar spazio a coloro i quali sono più in forma. Tuttavia la partita di oggi non è solo rose ma anche tante spine. La squadra deve essere consapevole che oggi rispetto ad altre circostanze ha avuto dalla sua un pizzico di fortuna e l’aiuto involontario dell’arbitro Tombolini. E’ chiaro che il palo colpito dal Messina e le due nitide occasioni fallite dai peloritani hanno facilitato il ritorno alla vittoria del Napoli. Ad essere obiettivi il Napoli è stato poi graziato sul finale anche dal fischietto marchigiano che ha ignorato un fallo di mano in area di rigore azzurra. In ogni caso la vittoria di oggi deve essere un trampolino per fare bene e rilanciarsi in zona salvezza, ci auguriamo che la vittoria sofferta di oggi sblocchi a livello psicologico gli azzurri e che non rappresenti solo un episodio in questa tribolata stagione azzurra.Quindi il precetto erga omnes è uno solo: “non esaltarsi”, anche perchè domenica si va a giocare nella tana della squadra più in forma del campionato ovvero il Piacenza di Gigi Cagni.

 

Luigi Giordano

                    

 

 

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