VOTI DI FINE STAGIONE

 

Fine campionato, è tempo di voti ed esami, ecco la pagella annuale degli azzurri, con il loro rendimento ed utilità alla causa. Utile per decidere chi confermare e chi gettare via per un nuovo progetto condotto magari con programmi seri e finalmente rispettosi del pubblico napoletano.

 

PORTIERI

 

Mancini 6-

Ha tenuto a galla il Napoli in parecchie occasioni, in altre lo ha fatto sprofondare, la sua bravura nelle uscite ha dato però quella sicurezza al reparto che forse Manitta non ha saputo trasmettere. Saluterà Napoli ma probabilmente non la Campania, lo aspettano Zeman e l’Avellino.

 

Manitta 5,5

Il ragazzo ha delle qualità ed anche diverse pecche ma come secondo per una squadra di vertice è una garanzia mentre per una compagine che lotta per la salvezza, come è successo quest’anno, può anche andar bene come titolare. Resta da vedere allora se Manitta resterà e se farà il primo o il secondo portiere.

 

Storari 5

Poche partite a Napoli e non di alta qualità, rimarrà a Messina, ma è sicuramente un giocatore promettente, di lui si ricorderà il rigore parato contro il Bari ma anche la papera clamorosa di Genova contro i rossoblu.

 

DIFESA

 

Bonomi 6,5    1 rete

Non ha toccato le vette dell’anno scorso quando con una grinta eccezionale fermava chiunque gli si parasse davanti, nonostante ciò è stato il migliore di un reparto non proprio brillante. Bonomi ha sentito evidentemente l’assenza sia di Luppi, che riusciva ad disporre perfettamente i movimenti difensivi, che di un sistema di gioco organizzato di tutta la squadra.

 

Martinez 6+

Discreto rendimento per il colombiano proveniente da Udine, buona corsa e cross ha pagato un pò il passaggio da Scoglio allo schieramento tutto difesa di Colomba, ma dopo qualche partita anonima è tornato il buon giocatore che si era subito visto all’arrivo a Napoli. Spesso in partita ha dei momenti di amnesia durante i quali scompare completamente dal gioco, la sensazione è però che possa dare anche di più con una organizzazione di gioco attorno, quindi le sue scorribande sulle fasce sono da riproporre anche l’anno prossimo.

 

Baldini 6    1 rete

Tornato pieno di speranze a Napoli ha comunque concluso una stagione abbastanza positiva sul piano prettamente personale, forse una delle sue ultime migliori stagioni in azzurro, considerando anche che è stato preda di diversi infortuni che ne hanno limitato la condizione e senza dimenticare la vile aggressione di cui è stato vittima e che sicuramente ne ha minato il morale.

 

Russo 6

Un voto di stima per lo sfortunato giocatore che ad inizio stagione stava per rubare il posto a Bocchetti e che ha dovuto invece patire tutta la stagione per un brutto infortunio

 

Troise 6-

Poteva essere la stagione della sua consacrazione, ma il continuo variare dei ruoli impostogli da Colomba lo ha penalizzato, utilizzato sempre da terzino destro ed anche da terzino sinistro è indubbiamente più abile nella marcatura ad uomo da centrale. Soffre evidentemente una certa mancanza di fiducia attorno a lui, è stato comunque utile a farsi trovare pronto quando serviva. Da recuperare fisicamente e moralmente.

 

Savino 5,5

Altro giocatore voluto da Scoglio era partito malissimo con una prestazione pessima all’esordio a Terni, poi piano piano è cresciuto e senza strafare si è guadagnato la fiducia di Colomba ritagliandosi il ruolo di terzino sinistro visto che al centro della difesa non si era dimostrato proprio il massimo.

 

D’Angelo 5

Era arrivato a gennaio come il salvatore della difesa, doveva essere il regista difensivo, doveva coprire il buco lasciato da Luppi ed invece si è dimostrato un giocatore lento, con poca grinta e che ha evidentemente perso la carica agonistica che lo aveva reso grande protagonista al Chievo Verona dei miracoli.

 

Saber 5-

Sembra sempre che per lui sia l’annata del rilancio, il momento buono per vedere all’opera il Cafu del deserto decantato a Lisbona, ma non succede mai niente in realtà. Quest’anno si è sacrificato anche da mediano nel valzer dei giocatori fuori ruolo amato da Colomba, ma non ha comunque mostrato quello scatto, quella rapidità ed efficacia sulla fascia che ne potevano fare il giocatore atteso ormai da tre anni. Bloccato anche da infortuni ha dato davvero poco alla causa azzurra.

 

Bocchetti 4,5    1 rete

Davvero una pessima stagione per il terzino cresciuto in casa, prestazioni molto scadenti in difesa ma soprattutto in fase di appoggio al centrocampo ne hanno fatto il capro espiatorio nel tormentato finale di stagione quando ha perso il posto da titolare. In realtà il problema è a monte, d’estate, o perlomeno a gennaio con la consapevolezza dell’infortunio di Russo, andava acquistato un giocatore nel suo ruolo ed invece l’immobilismo societario, e forse la sopravalutazione del giocatore (davvero lacunoso il suo bagaglio tecnico ma lo si sapeva da tempo), hanno reso la fascia sinistra del Napoli un settore molto debole dove benché si siano alternati vari giocatori (oltre a Bocchetti, Montervino, Martinez, Troise, Saber, Quadrini e Savino) per tutta la stagione non si è riuscito mai a risolvere questo difficile nodo che solo il mercato poteva sciogliere.

 

Villa s.v.

 

Quadrini s.v.

 

CENTROCAMPO

 

Vidigal 6,5     5 reti

Combattente vero, si è espresso su buoni livelli segnando anche gol importanti e decisivi con i suoi pericolosi inserimenti, anche lui coinvolto nello spostamento dei ruoli voluto da Colomba, ha giostrato come centravanti, ala destra e rifinitore. Quando però ha giocato da mediano ha fatto bene il suo lavoro anche se un giocatore che aspira alla maglia della propria nazionale dovrebbe presentarsi in altro modo nel campionato cadetto.

 

Marcolin 6

Il giocatore si è impegnato nel ricoprire il ruolo di regista vacante da diversi anni, ovviamente con tutti i difetti ed i pregi che lo avevano fatto sfondare a 21 anni e che poi lo hanno escluso dal grande calcio, quindi buoni lanci ed appoggi ma anche tanta lentezza, poca dinamicità e forza da spendere contro i centrocampisti avversari. Tutto sommato con giocatori potenti e veloci al suo fianco sarebbe da riconfermare.

 

Ferrarese 6

Poche partite per l’ex giocatore del Cittadella, unica ala vera in organico è stato usato col contagocce e spesso come attaccante da Colomba ed addirittura scaricato per motivi ancora incomprensibili da Scoglio, nonostante nella partita contro il Venezia in casa, la sua ultima partita in azzurro, si fosse messo in bella mostra facendo un ottima partita. Da riportare subito al San Paolo.

 

Pasino 6-

Il suo esordio contro il Messina illuminò gli occhi di tutti, ma è stata l’unica partita dove la mezzapunta giunta in prestito dal Modena ha giocato nel suo ruolo. I due mister hanno presto deciso che il Napoli non poteva permettersi il ruolo di trequartista, costringendolo così a vagare per il campo senza l’appoggio di una squadra organizzata che ne stimolasse le capacità. Ha dovuto cercare di far bene da seconda punta e da mediano con il professore e poi da ala sinistra con Colomba. Le qualità del giocatore sicuramente ci sono, ma messo fuori ruolo non ha potuto utilizzare le sue caratteristiche migliori che sono la verticalizzazione improvvisa, la triangolazione stretta e l’assist, non certo il colpo di testa, la velocità o la forza fisica come gli è invece stato richiesto trascinandolo lontano dall’attacco ed impoverendo così la creatività di tutta la squadra.

 

Montervino 5,5

Arrivato all’ultima giornata del mercato di gennaio sembrava dovesse essere un giocatore davvero importante per il team, il suo dinamismo doveva integrare un centrocampo povero di uomini e di rapidità, è infatti partito bene con Scoglio, ma diventato riserva con il ritorno di Colomba ha giocato poco e non ha trovato più il ritmo partita indispensabile per giocatori della sua tipologia.

 

Montezine 5+     2 reti

Doveva consacrarsi quest’anno come fantasista, l’uomo in più del Napoli, la squadra era stata pensata per lui, tanto è vero che Colomba aveva pensato al 3-4-1-2 per esaltare il brasiliano, salvo rinnegare uomo e schema dopo qualche partita. Relegato al ruolo di comparsa nel primo Colomba non ha potuto farsi valere, mentre Scoglio non lo ha mai considerato nemmeno utile. Sicuramente deve crescere in forza e determinazione ma sembra ancora una volta che il prossimo anno si punti su di lui.

 

Cristiano 4,5

Si fa notare soprattutto per i tanti falli, spesso inutili. L’approdo ad Ascoli però ha indebolito numericamente il centrocampo per buona parte della stagione, forse sarebbe potuto tornare ancora utile per far tirare il fiato a qualcuno.

 

Husain 4

Nessun commento tecnico per questo nazionale argentino che ha offerto solo poche prestazioni sufficienti e nessuna alla altezza della sua fama. Non vedeva l’ora di andarsene, è stato accontentato e regalato in Argentina.

 

ATTACCO

 

Dionigi 7    19 reti

Il capocannoniere stagionale è stato il più positivo, ha avuto però molti rigori da trasformare come da anni non ne beneficiava il Napoli. Abbandonato spesso in attacco contro tutta la difesa avversaria, ha tirato la carretta sopportando falli su falli e cercando di lottare su ogni raro pallone che gli giungeva dal centrocampo, ha sofferto la continua mancanza del suo partner Stellone ma la salvezza porta indiscutibilmente la sua firma. Le sue pretese di un futuro programmato per la sua permanenza a Napoli sono più che legittime.

 

Stellone 6   7 reti

Falcidiato da infortuni a ripetizione di ogni tipo, non ha potuto dare il contributo che si aspettava da lui, ed è mancato soprattutto in fase realizzativa, inoltre le voci di cessione che lo accompagnano da tempo ed il contratto da rinnovare lo hanno anche distratto, in particolar modo tra gennaio e febbraio quando le sue partite non sono state proprio da ricordare. Ma il capitano è sempre il capitano ed ha anche offerto grandi prove.

 

Floro Flores 5,5    2 reti

Ad inizio stagione sembrava che la promessa fosse stata mantenuta, approfittando del fatto che Dionigi fosse arrivato rotto, ha giocato spesso, offrendo ottime prestazioni come quella contro il Verona al Bentegodi, poi è stato messo nel dimenticatoio o fatto giocare fuori ruolo da ala pura costringendolo a svariare lontano dall’area di rigore. E’ ancora acerbo e vede poco la porta ma ha esibito in più di una occasione buona tecnica ed agilità.

 

Sesa 5+     2 reti

Anche per lui vale il discorso fatto per altri, ha provato quest’anno diversi ruoli, dall’ala destra all’ala sinistra passando per il rifinitore ed il centravanti, ma tranne qualche rara buona partita in avvio di campionato è stata l’ennesima delusione. Nei suoi propositi c’era il desiderio di riscattare le ultime annate, e si pensava che Colomba avesse fiducia in lui ma, messo sovente in panchina e tribuna, c’è da dire che anche lo svizzero si è fermato spesso per infortuni che ne hanno indubbiamente frenato la condizione fisica.

 

Pavon s.v.

 

ALLENATORI

 

Scoglio 5+

Nella partita casalinga col Messina ci ha regalato una delle partite meglio giocate dal Napoli da cinque anni a questa parte, ha poi pagato per alcune sue follie, si veda ad esempio il licenziamento in tronco dell’ottimo Ferrarese o i ritiri imposti all’estero, Naldi gli ha dato carta bianca fino a quando i giocatori non si sono probabilmente rivoltati anche contro di lui, ed allora non vedremo mai all’ombra del Vesuvio il suo decantato rombo di centrocampo nel 3-4-3.

 

Colomba 4

Il mister ad agosto era più che soddisfatto della squadra e prometteva la promozione in A, quelle dichiarazioni confessano dunque la sua incapacità a guidare il Napoli o quantomeno la sua incompetenza calcistica nel valutare un organico da lui approvato ed accettato con esaltazione.

Non è stato capace di dare una organizzazione di gioco alla squadra, i calciatori non sapevano mai cosa fare con il pallone tra i piedi, quasi fosse una stranezza per loro essere in possesso di palla, ed allora hanno sempre fatto ricorso a lanci lunghi che diventavano facile preda delle difese avversarie. Colomba è ben riuscito solo ad inculcare paure e sfiducia nei mezzi dei giocatori costringendoli in schema superdifensivistici ed a difendere golletti di vantaggio minimo con catenacci vecchio stampo che hanno comunque portato solo 7 vittorie in 27 partite, d’altronde è stato anche incapace per diversi mesi ad ottenere la vittoria in casa finché questo tabù non è stato sfatato da Scoglio che ha così restituito entusiasmo ai giocatori e rasserenato l’ambiente.

La tattica di Franco Colomba (per sua ammissione votata solo alla distruzione del gioco avversario e non alla creazione di proprie idee) fatta di difensori bloccati sulla propria trequarti, di centrocampisti disordinati e con evidente propensione alla difesa e di attaccanti isolati nella metà campo avversaria, ha sacrificato molti giocatori, ed infatti si dice che lo spogliatoio lo abbia rifiutato arrivando sino alla umiliazione di Ascoli per costringere la società a fare quel passo decisivo consistente nell’ esonero, necessario in realtà già da ottobre. Poi è stato incredibilmente richiamato, per via dei pochi mezzi societari, e con un organico migliore è riuscito a perdere punti importanti per strada e ad infastidire nuovamente il pubblico col suo non-gioco, ciò nonostante con un pizzico di fortuna, ha conquistato la salvezza con un punto di vantaggio sulla quartultima.

Confermarlo per la prossima stagione significherebbe evidenziare le solite difficoltà di un presidente che non può sostenere la spesa di un nuovo allenatore (a meno che non ci sia un divorzio consensuale) oppure manifestare ottusità nel portare avanti un progetto che si è già manifestato fallimentare. Entrambe le ipotesi condannerebbero in ogni caso il Napoli ad un altro campionato da squallida comparsa che i tifosi del ciuccio non meritano.

Raimondo Miraglia

10/06/03

CAMPIONATO 2001/2002

 

Le migliori tre prestazioni dell’anno scorso furono:

1)                Bonomi                       voto 7,5

2)  Jankulovski, Stellone, Luppi   voto 7

3)  Villa, Ametrano, De Canio      voto 6,5

 

Le peggiori prestazioni furono:

1)    Lopez   voto 3

2)  Moriero   voto 3,5

3)     Bigica   voto 4

 

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