I "volti" del nostro calcio:

ZEMAN: la grande incompiuta?

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Questa e' una galleria dedicata ai personaggi (calciatori, allenatori, tifosi illustri ecc) che in qualche modo o con qualche gesto ci fanno restare innamorati del calcio. Quale modo migliore di iniziare se non con Zeman, allenatore sul quale sono stati spesi fiumi d'inchiostro soprattutto per l'enorme fascino del paradosso: calcio immutabile, risultati completamente opposti da campionato a campionato, ma anche nella stessa partita!

Il personaggio ha indubbiamente le stigmate del fascino: volto imperturbabile (adorabilmente televisivo quando accende l'ennesima sigaretta), rapporti tesissimi con la stampa (ci ritiene un male necessario), ossessività nel suo credo calcistico (4-3-3 , pressing e fuorigioco).

Litiga e distrugge grandi campioni con la stessa naturalezza con cui ne crea di nuovi e più prolifici, realizza un gioco spettacolare e spesso proficuo, ma che non abbandona quando ve ne sarebbe bisogno.

Queste affermazioni son tutte vere, non una si e l'altra no! Zeman e' tutto questo e ci sarà sempre chi si chiederà se la Lazio gli avesse dato un altro anno, se il Napoli gli avesse dato gli uomini che ha chiesto oppure come sarebbe stato meglio se avessimo avuto un altro più flessibile o più capace di gestire lo spogliatoio.

Ma e' guardando la partita della Salernitana contro il Cosenza domenica scorsa che ci si rende conto della migliore qualità di Zeman: la motivazione.

E' capace di motivare i suoi uomini all'impossibile e con loro i tifosi e tutti coloro che amano il calcio e vanno allo stadio impazienti di ammirare Babu' (!?!) sulla fascia o "Vattelapesca" a centrocampo, tutti ansiosi di sapere cosa succederà fino all'ultimo minuto.

Per questo alla domanda "La grande incompiuta?", più che una risposta ci sovviene una speranza, che la sentenza rimanga ai posteri il più a lungo possibile, almeno finché Zeman sarà capace di far scommettere su di se' il portafogli di un presidente appassionato e la passione di tanti supporter squattrinati facendoci sentire tutti più ricchi.

 

FRANCESCO SPADA

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