E' ORA DI RICAPITALIZZARE

Ricapitalizzare: questa la parola d'ordine del professor  Gustavo Minervini che ieri ha sciolto le riserve e ha accettato l'incarico di amministratore giudiziario del Calcio Napoli dal tribunale fallimentare, decisione che lo stesso professore aveva in realtà già anticipato da diversi giorni agli organi di stampa. Per avviare la ricapitalizzazione (cioè l'aumento del capitale societario) Minervini chiede l'aiuto dei soci Naldi e dello stesso Corbelli. Già, Giorgio Corbelli. Colui che sta distruggendo il Napoli. Fino a qualche giorno fa sembrava il salvatore della Patria e ora... già ora? Ora oltre a essere condannato dalla magistratura viene condannato anche dai tifosi: ma perchè non è rimasto a Brescia, cosa vogliono questi nordisti? Meglio se rimaneva Ferlaino, era meglio quando si stava peggio... eh no. Questo no! Questo è troppo! Meglio riflettere prima di fare incaute affermazioni... facciamo qualche passo indietro. Due anni fa quando è subentrato Corbelli le società di Corrado Ferlaino avevano 325 miliardi di debiti con svariate banche e istituti di credito (maggiori particolari qui). In questi due anni Corbelli  ha liberato Ferlaino dai debiti. Ma i problemi non finiscono qui, l'ingegnere, oberato come abbiamo visto dai debiti, si era guardato bene negli ultimi anni dal pagare le imposte erariali del calcio Napoli. Chi si era fatto carico di pagarle? Giorgio Corbelli che naturalmente assieme ai suoi soci si era fatto anche carico di assicurare la ricapitalizzazione della società. L'esito positivo era scontato ma poi è subentrato l'arresto per fatti estranei alle vicende calcistiche. Il tribunale civile si vede costretto a imporre l'amministrazione giudiziaria: chi è in galera non può garantire la ricapitalizzazione e la sistemazione di altre irregolarità. Dunque l'avventura di Giorgio Corbelli finisce qui, a meno che la magistratura non ritorni sui suoi passi e accolga la tesi per la verità abbastanza risibile del sottosegretario ai beni culturali professor Vittorio Sgarbi (anch'egli non del tutto estraneo alle vicende che hanno colpito Telemarket, la società dell'imprenditore bresciano) per cui una litografia non è un falso anche se questa viene ripetuta infinitamente. Quindi non sapremo mai cosa sarebbe stato il Napoli con  Corbelli: avrebbe assicurato per il prossimo campionato in B una squadra che poteva finalmente aspirare alla giusta promozione (promozione che in realtà poteva arrivare anche quest'anno se Ferlaino non avesse impedito l'acquisto di Grabbi virtualmente concluso che avrebbe reso il Napoli non più Stellone dipendente)?. Per la verità alcune recenti dichiarazioni di Corbelli davano adito a qualche dubbio ("l'anno prossimo punteremo soprattutto sui giovani") ma forse aveva solo intuito che giocatori come Stellone non si sarebbero rassegnati a un altro anno di purgatorio in B e che bisognava cercare nuove soluzioni. Purtroppo non lo sapremo mai con certezza. Quel che sappiamo è che grazie all'imprenditore bresciano ci siamo liberati per sempre di Corrado Ferlaino e questo è già un grande passo per il futuro, non finiremo mai di ringraziare Corbelli per questo. L'amministrazione giudiziaria non è una tragedia: come ci ha spiegato Raimondo Miraglia nel suo articolo se il Napoli dimostrerà di essere in grado di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni, il Tribunale dichiarerà cessata la procedura, e questo può avvenire se Naldi decide di farsi carico di tutti i problemi societari o se vengono fuori nuovi compratori. Quest'ultima soluzione non è così remota: il calcio Napoli rappresenta un buon business per cui è difficile credere che non ci siano imprenditori che abbiano voglia di investire nella società azzurra, soprattutto ora che essi non dovrebbero convivere con Corrado Ferlaino: per questo siamo ottimisti per il futuro e siamo sicuri che tutto si risolverà al più presto per il meglio.

Raimondo E. Casaceli

INDIETRO